“Sotto siamo…giovani, grasse, alte, trans, magre, disabili, siamo madri, siamo basse, sfregiate e vecchie. Siamo le tante etichette che la società ha inventato per noi. Ma cosa accadrebbe se vi dicessi che sotto, sotto sotto siamo…determinate, tenaci, forti, capaci, esuberanti, resilienti…ci vedreste in modo diverso? Avanti, attaccateci pure delle etichette, metteteci in una categoria, ma prima di tutto siamo donne”. Con queste parole, l’artista australiana Amy Herrmann ha lanciato ‘Underneath I Am’, un progetto di crowdfunding per fotografare 100 donne con addosso solo la biancheria intima.
Lo scopo dell’iniziativa? Aiutare a sfatare le etichette e gli attuali standard di bellezza ai quali le donne sono costrette a sottostare. Sulla sua pagina di crowdfunding, dove l’artista spera di raccogliere fondi per il progetto, Herrmann scrive: “L’educazione è la chiave per dare alle donne e agli uomini una migliore comprensione e apprezzamento per la diversità del corpo femminile, e il modo in cui si trasforma e si modifica nel tempo, attraverso le diverse esperienze di vita”.
“E quale modo migliore per educare le persone – sottolinea l’artista – se non attraverso fotografie reali di 100 donne incredibili?”. Attraverso questo progetto, Herrmann sembra volere incoraggiare le donne a disfarsi dei propri complessi, e invitarle ad accettarsi per come sono, abbandonando lo stereotipo della donna perfetta, veicolata dalla società. Chiunque voglia prendere parte all’iniziativa può inviare la propria candidatura al sito ufficiale underneathiam.com.
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