È mancanza di educazione e buon senso per l’ambiente prima di tutto. Conosciamo chi lo risolve e cosa si sono inventati per sconfiggerlo
“Il littering è un crescente malcostume che vede i rifiuti gettati o abbandonati con noncuranza nelle aree pubbliche invece che negli appositi bidoni o cestini dell’immondizia”. È questa la spiegazione che viene data a questa parola sul sito web dell’IGSU, il Gruppo di interesse per un ambiente pulito fondato in Svizzera nel maggio del 2007 e sostenuto da due grandi imprese private di riciclaggio. Una delle misure più note di IGSU è la giornata Clean-up nazionale, che quest’anno avrà luogo il 13 e 14 settembre. Fra gli enti responsabili dell’IGSU vi sono la cooperativa IGORA per il riciclaggio dell’alluminio, PET-Recycling Schweiz, 20 minuti, Swiss Cigarette, McDonald’s Svizzera, Migros, Coop e International Chewing Gum Association.
Quest’estate i team di IGSU metteranno in azione delle iniziative per ribadire che il littering non è un peccato irrilevante. Certo, non ha nulla a che vedere con lo smaltimento illegale dei rifiuti domestici o industriali ma ogni gesto, anche piccolo, ha le sue conseguenze per l’ambiente. Soprattutto in estate dove la vita all’aria aperta, le scampagnate e i picnic sono la causa principale di immondizia lasciata ovunque a danneggiare prati, boschi e laghi.
L’università di Basilea, qualche anno fa aveva diffuso un sondaggio in cui si dimostrava che il littering è composto principalmente da imballaggi da take-e-away e non facciamo fatica a crederlo. Si fa un pranzo o uno spuntino veloce con un panino McDonands – “prendi e porta via” – ma non si fa lo stesso iter per gli involucri del cibo: quelli si prendono e si lasciano lì. In questo caso ritorniamo alle parole “maleducazione e mancanza di buon senso”.
Per questa ragione quest’estate gli ambasciatori IGSU percorreranno la Svizzera ma in un’esperienza ludica didattica che vedrà la figura di un investigatore per indagare e scoprire, con l’aiuto dei passanti, chi ha sporcato, chi ha lasciato i rifiuti abbandonati. Il detective, accompagnato dal team IGSU, si farà aiutare dai cittadini a fare indagini e a smascherare il colpevole del reato tra cinque finti sospetti. Chi scopre il vero colpevole sarà ricompensato dall’associazione con uno strumento per il corretto smaltimento dei rifiuti, una scatolina per il recupero rifiuti.
Un gioco divertente che insegna ad un comportamento corretto: “I passanti si renderanno conto di quanto sia facile commettere un’infrazione – spiega la direttrice dell’associazione Nora Steimer – e per quale ragione sia importante smaltire i propri rifiuti in modo corretto. I partecipanti sono entusiasti del gioco”.
Al momento sono 90 le città, i comuni e le scuole che hanno aderito al marchio “No – Littering”: a Zurigo si sono visti nel mese di aprile, il 3 di maggio saranno a Oerlikon, il 4 di giugno a Basilea, il 19 di giugno a St.Gallen, dal 2 al 7 di luglio a Berna, dal 9 luglio al 13 a Uster per poi ricominciare a settembre nelle più grandi città cantonali.