I costi di assistenza ai centri antisbornia potranno essere a carico di tutta la popolazione e non solo del singolo interessato. Nei prossimi giorni il consiglio comunale si esprimerà sulla questione avanzata dalla sinistra
La commissione salute del consiglio comunale di Zurigo sta prendendo in considerazione un tema molto importante che riguarda il servizio di assistenza antisbornia prestato a Zurigo. Il centro antisbornia è un progetto pilota lanciato a Zurigo nel maggio del 2010 e da allora è sempre stato molto attivo. Pare che in tutti questi mesi il centro abbia assistito circa 900 persone dai 14 ai 72 anni. Gli assistiti sono tenuti sotto sorveglianza medica finché non passa l’ubriacatura, dopodiché vengono rilasciati o vengono chiamati i genitori quando si tratta di minorenni. La permanenza ha un costo che varia a seconda della durata: gratuita se si rimane meno di un’ora, 600 franchi se si trascorrono meno di 3 ore all’interno della struttura, fino ad arrivare addirittura a 950 franchi se si superano le 3 ore. Proprio per queste cifre esorbitanti, che ricordano il prezzo di una notte in un hotel di lusso, il centro antisbornia negli edifici della polizia all’Urania da altri giornali è stato chiamato “Hotel Suff”, ma a guardarle bene le stanze colorate di un rosa pallido e spartanamente arredate del centro hanno poco a che vedere con le stanze di un vero hotel da sogno. Ad ogni modo il progetto pilota è risultato positivo, tanto che il consiglio comunale ha espresso la possibilità di prolungarlo fino al 2015 con l’estensione dell’orario di apertura. L’intenzione, infatti, sarebbe quella di aggiungere inizialmente la giornata di giovedì, visto che ad oggi è in azione dalle ore 22:00 del venerdì sera fino alle 15:00 della domenica, e dal 2013 aprire il centro per tutta la settimana. Ma ciò su cui si sta maggiormente discutendo in questi giorni riguarda la questione dei costi di questo utile quanto costoso servizio. I membri della commissione del PS e dei Verdi, infatti, vorrebbero che le spese non fossero più a carico dell’assistito ma della città. Alla base di questa richiesta ci sarebbe la convinzione che chi si ubriaca non è spinto da motivazioni negative e quindi, trattandosi solamente di un poveretto, deve essere aiutato anziché punito.
Inoltre bisogna fare una distinzione ben precisa tra chi è stato portato nei centri antisbornia per aver disturbato in pubblico o perché ha messo in pericolo se stesso da quelli che si presentano solamente per aspettare che la sbornia passi. Secondo PS e Verdi, solamente quelli facenti parte della prima categoria dovrebbero essere caricati dei costi, mentre i secondi non dovrebbero pagare nulla. Chi si ubriaca intenzionalmente deve prendersi le proprie responsabilità, affermano di contro i componenti della destra svizzera che, invece, non accettano le posizioni dei loro avversari politici e sostengono che una mozione del genere sia antisociale e ingiusta nei confronti di chi paga le tasse, dato che si troverebbe a sostenere spese che non lo riguardano. In questo modo il quadro di opposizione tra le due fazioni è chiaro: da un lato c’è chi vorrebbe alleggerire di responsabilità l’ubriaco che viene soccorso, dall’altro si vuole investire di maggior responsabilità chi non si fa problemi ad alzare il gomito. Tuttavia non tutti i membri di PS e Verdi condividono la posizione sostenuta dalle direzioni dei loro partiti. Spiega, ad esempio, Alan David Sangines, del PS, che l’esperienza al centro con conseguente conto a casa è spesso “curativa”, nel senso che provato una volta, ci si guarda bene dal ricaderci. In effetti le statistiche danno ragione al politico: per il 98% delle persone ricoverate all'”Hotel Suff” è stata un’esperienza unica, non ripetuta. Se le spese dovessero essere a carico della città si tratterebbe di un aggravio di circa mezzo milione all’anno, cifra non indifferente. La questione sarà presa in considerazione la prossima settimana e, visto che la maggioranza dei membri della commissione è composta da PS e Verdi, tutto lascia pensare ad una loro vittoria, ma per saperlo con certezza si dovrà attendere l’8 febbraio.