A cinque settimane dal voto e stando a quanto emerge dal primo sondaggio commissionato dalla SSR all’istituto di ricerca gsf.Berna, che ha coinvolto 1’203 persone aventi diritto di voto nelle tre principali regioni linguistiche, i tre temi in votazione il prossimo 23 settembre sarebbero accettati
L’iniziativa popolare “Protezione contro il fumo passivo” trova al momento l’appoggio della maggioranza della popolazione. Il 59 percento degli interrogati afferma che voterebbe “sì” all’iniziativa, mentre il 39 percento è contrario e gli indecisi sono il 5 percento. Rispetto alla legge federale in vigore, l’iniziativa propone che in tutta la Svizzera non vi siano più ristoranti gestiti come locali per fumatori e sarebbero ammesse solo sale fumatori senza servizio. Il fumo sarebbe bandito pure da tutti gli spazi di lavoro. Il Consiglio federale è contrario all’iniziativa, poiché essa tende a inasprire la legge federale in vigore. “Essa è già sufficiente. È un compromesso efficace e ben accettato dalla popolazione e lascia margine di manovra ai Cantoni per inasprire le disposizioni anti fumo. Quindi non c’è motivo di cambiare le cose”, ha spiegato il ministro Alain Berset. Argomento sostenuto dagli avversari dell’iniziativa, che vedono nel cambiamento della legge in vigore da soli due anni una forzatura. I fautori dell’iniziativa insistono sulla soluzione nazionale: meglio una regola valida per tutti che diverse disposizioni cantonali. Secondo gfs.Berna molto può ancora cambiare in vista della votazione, poiché la campagna è solo all’inizio e la discussione sul divieto di fumo sul posto di lavoro potrebbe assumere un peso maggiore ed essere determinante per l’esito della votazione.
I “sì” prevalgono nettamente anche per quel che concerne l’appoggio al decreto federale musica, sulla promozione della formazione musicale dei giovani che ne vuole fare un dovere costituzionale. Nato come controprogetto all’iniziativa popolare “Gioventù & musica” (nel frattempo ritirata), la modifica incontra il favore del 68 percento delle persone interrogate. I contrari sono solo il 23 percento mentre gli indecisi raggiungono il 9 percento. L’accettazione dell’articolo costituzionale non dovrebbe trovare ostacoli, poiché gli elettori dei cinque grandi partiti sono in maggioranza per il “sì” e non s’intravedono conflitti.
Per l’altra iniziativa popolare “Sicurezza dell’alloggio per i pensionati” l’esito è ancora incerto. Il testo, che concede ai pensionati l’esenzione dell’imposta sul valore locativo a determinate condizioni, ha il sostegno del 55 percento, il 25 percento è contrario mentre gli indecisi sono ancora il 20 percento. La tendenza è però orientata a fare aumentare i contrari. Secondo il direttore di gfs.Berna, Claude Longchamps, la campagna di voto può ancora spostare l’ago della bilancia, poiché lo status della formazione dell’opinione non è ancora avanzato. L’oggetto in questione è stato bocciato in Parlamento da un’alleanza di centrosinistra, mentre l’UDC non ha dato ancora alcuna dichiarazione di voto, ma il gruppo parlamentare UDC sostiene l’iniziativa dell’Associazione Svizzera Proprietari Fondiari (HEV). Il Consiglio federale e i Dicasteri cantonali delle finanze sono contrari all’iniziativa, la quale “provoca innanzitutto delle ingiustizie fra le diverse categorie di proprietari”, ha spiegato il ministro Eveline Widmer-Schlumpf. Il progetto favorisce i pensionati mentre non avvantaggia i giovani proprietari di alloggi e porterebbe una perdita fiscale di 250 milioni per la Federazione.