Solo 14 del 456 passeggeri tratti in salvo
Le autorità cinesi hanno raddrizzato lo scafo della nave da crociera affondata la settimana scorsa nel fiume Yangtze, ma hanno ammesso che non c’è più alcuna possibilità di trovare sopravvissuti del naufragio. Solo 14 persone sulle 456 a bordo della Eastern Star sono state tratte in salvo dopo che la nave si è rovesciata nello Yangtze e “un’analisi dei fatti e una ricerca esaurienti” mostrano che le possibilità di trovare qualcuno ancora vivo sono “sempre più basse”, ha detto un portavoce del ministero dei Trasporti. “Sulla base della convinzione che non ci sono più possibilità di sopravvivenza” le autorità hanno deciso di raddrizzare la nave, che rimasta capovolta in acqua per quattro giorni, ha detto Xu Chengguang in una conferenza stampa.
Secondo la stampa è stato confermato il decesso di 82 persone da quando la nave è affondata nella provincia di Hubei della contea di Jianli, ma i dispersi intrappolati nello scafo sono centinaia.
I parenti delle vittime lo scorso giovedì sera si sono riuniti in una piazza di Jianli, per deporre candele e pregare per i dispersi e i morti. Molti passeggeri erano pensionati in gita turistica, quando la nave è affondata, pare in meno di un minuto, colpita, secondo autorità, da un piccolo e veloce tornado. Il capitano e l’equipaggio sono stati interrogati. Pechino ha annunciato un'”inchiesta seria” sull’episodio e il presidente Xi Jinping ha indetto un vertice per discutere della tragedia navale, che si annuncia la peggiore in Cina negli ultimi 70 anni. Le informazioni sul naufragio e l’accesso dei media al sito della tragedia sono sotto stretto controllo e le critiche all’operazione di salvataggio sono state velocemente soffocate. Centinaia di parenti, 1.200 secondo la tv di Stato, sono arrivati sul luogo del disastro nella speranza di sapere qualcosa dei loro cari e sono sorvegliati da vicino dalla polizia.
Afp