Il Kunsthaus Zürich organizza una retrospettiva dedicata a Cindy Sherman
Fino al 14 settembre 2014 al Kunsthaus Zürich avrà luogo una grande retrospettiva dedicata all’artista americana Cindy Sherman (*1954), tra le principali rappresentanti della staged photography. La sua opera affronta i temi dell’identità, dei ruoli (di genere) e della fisicità, usando quasi esclusivamente la propria persona.
Cindy Sherman realizzò le sue prime opere nel 1975, prima ancora delle celebri «Untitled Film Stills» (1977-1980). Produsse tali fotografie a casa propria con l’autoscatto, affrontando i temi dell’identità e del gioco dei ruoli, già allora centrali nella sua opera. Accanto a una selezione di tali prime opere, finora solo raramente esposte, la mostra «Cindy Sherman – Untitled Horrors» presenta anche i lavori più recenti, alcuni dei quali sono di dimensioni monumentali e ricoprono intere pareti. Dal punto di vista tecnico e formale Cindy Sherman si ispira alla pubblicità, al cinema e alla pittura classica.
IL MACABRO AL CENTRO DI «UNTITLED HORRORS»
Al centro della retrospettiva allestita dal Kunsthaus in collaborazione con l’artista vi è il macabro e il grottesco. Il sottotitolo «Untitled Horrors» si riferisce da un lato al contenuto della mostra, dall’altro all’abitudine di Cindy Sherman di definire sempre le proprie foto con un «Untitled». L’artista lascia così spazio alla libera interpretazione delle immagini, invitando lo spettatore a sviluppare autonomamente le storie catturate nelle foto e ad immaginare un titolo.
La mostra offre la possibilità di ammirare tutte le opere chiave dei diversi periodi creativi di Cindy Sherman: ad esempio opere iconiche della prima fase, come la celebre serie degli «Untitled Film Stills», che ricordano il neorealismo italiano e il film noir americano, sono accostate a fotografie più recenti come gli «Hollywood/Hampton Types» (2000-2002); i «Clowns» (2003-2004) sono invece presentati accanto alla serie delle «Sex Pictures» (1992). Tali accostamenti mettono in luce l’intima coerenza con cui l’artista ha affrontato negli anni temi fondamentali dell’esistenza umana, esplorando tuttavia sempre nuovi percorsi formali. La mostra, curata da Mirjam Varadinis e nata in collaborazione con l’Astrup Fearnley Museet di Oslo ed il Moderna Museet di Stoccolma, non segue una prospettiva cronologica di tipo lineare, ma, tramite combinazioni inattese,offre uno sguardo nuovo sulla creatività di questa significativa artista dell’autoesplorazione tramite il film e la fotografia.
UNTITLED HORRORS ANCHE COME LIBRO
Nuovi percorsi sono stati seguiti anche per la pubblicazione che accompagna la mostra, che non è un classico catalogo con contributi di storici dell’arte, bensì raccoglie testi di artisti e scrittori europei ed americani, che si sono ispirati all’arte di Cindy Sherman e l’hanno messa in relazione con la letteratura, la musica, il teatro e il cinema. Miranda July (artista, attrice), Lars Norén (drammaturgo, lirico), Sara Stridsberg (giornalista), Sjón (paroliere, artista) nonché gli scrittori Sibylle Berg, Karl Ove Knausgård e Kathy Acker sono gli autori dei testi contenuti nella pubblicazione (Hatje Cantz, 232 pagine, 135 illustrazioni). Il libro è acquistabile presso lo shop del Kunsthaus e in libreria a CHF 49.-.
L’APP E I WORKSHOP
Il linguaggio visivo di Cindy Sherman non lascia indifferenti. Per stimolare lo scambio con i visitatori, il Kunsthaus ha sviluppato un’apposita app, che consente al visitatore di abbandonare il ruolo del semplice osservatore e di interagire attivamente. Inoltre, per la serie dei «workshop estivi» ci sarà il programma «Menschenbilder», elaborato da pedagoghe teatrali ed artistiche e rivolto a tutte le generazioni. Si offre così l’opportunità di approfondire il discorso creativo di Cindy Sherman con quadri e sculture delle collezioni del Kunsthaus.
AL CINEMA: OFFICE KILLER
In collaborazione con il cinema zurighese Arthouse Movie, il Kunsthaus organizza una proiezione del film di Cindy Sherman: «Office Killer» del 1997. «Office Killer» è una commedia horror con Molly Ringwald, Carol Kane, Barbara Sukowa e David Thornton, in cui si racconta la storia di un’impiegata d’ufficio, all’apparenza insignificante, che senza volerlo uccide un suo collega e successivamente ne fa fuori anche altri. La proiezione di domenica 31 agosto 2014, ore 12:00, all’Arthouse Movie 2 di Zurigo, è preceduta da una breve presentazione dell’opera filmica e fotografica di Cindy Sherman da parte della curatrice Mirjam Varadinis. Ulteriori informazioni: www.arthouse.ch