Ecco i film più divertenti nel momento!
Se siete alla ricerca della risata facile, allora il cinema di questo periodo vi offre delle buone opportunità. Due sono i film che ci promettono tante risate, ognuno a suo modo. Si tratta di due film ben noti agli spettatori delle grandi sale, sono i sequel di Scemo più scemo di Jim Carrey e Una notte al museo 3 di Ben Stiller.
Per quanto riguarda il primo, si tratta del seguito di uno dei film che ha fatto la fortuna dell’attore macchiettista Jim Carrey insieme al compagno d’avventura Jeff Daniels, il film cult demenziale del 1994 Scemo & più scemo. A questo film sono seguiti anche una serie tv d’animazione e un prequel (Scemo & più scemo – Iniziò così…), ma nulla a che fare con quello che promette questo nuovo lavoro con il quale si intende replicare il successo del film degli anni ’90. Ancora diretto dai fratelli Farrelly si svolge 20 anni dopo gli eventi del primo film, con Lloyd (Jim Carrey) e Harry (Jeff Daniels) che intraprendono un viaggio dopo che quest’ultimo scopre di avere una figlia di cui ignorava l’esistenza. Sono trascorsi 20 lunghi anni ma in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd e Harry sono rimasti due eterni bambini, così anche in questa nuova avventura ne combineranno davvero di tutti i colori. Ad affiancare i due protagonisti troviamo Rachel Melvin, Kathleen Turner, Brady Bluhm, Laurie Holden, Steve Tom e Rob Riggle. Grandi risate, scene all’insegna del demenziale e comicità pura sono assicurati da questo grande ritorno sul grande schermo, un ritorno voluto a gran voce dai fan che sicuramente non verranno delusi da Jim Carrey e Jeff Daniels che ammettono di aver fatto fronte a questa nuova avventura in maniera più semplice e naturale rispetto alla prima volta in cui non si conoscevano, non sapevano nulla l’uno dell’altro. Per questo rivestire i panni di Lloyd e di Harry non è stato per nulla faticoso, ma anzi anche piacevole e divertente. Il film è già in proiezione dal 13 novembre nelle sale della Svizzera tedesca, dal 4 dicembre sarà visibile anche in Ticino e dal 17 dicembre nella Svizzera Francese.
È rimandata a dicembre invece la programmazione di Una notte al museo 3: il segreto del faraone. Era certo che la fortunata serie di film diretti da Shawn Levy con Ben Stiller e Robin Williams proseguisse, infatti i precedenti Una notte al museo e Una notte al museo 2: la fuga, hanno sempre registrato ottimi risultati. Il fortunato franchise per famiglie dopo aver salvato il Museo di Storia Naturale e successivamente lo Smithsonian, stavolta vedrà il protagonista, sorvegliante Larry Daley, in trasferta al British Museum di Londra dove spera di scoprire più indizi sulla misteriosa tavoletta che ha il potere di riportare alla vita i personaggi del museo. Quando il potere magico della tavola di Ahkmenrah comincia a morire, il guardiano del Museo di Storia Naturale Larry Daleyy deve intervenire per salvare la magia ed i suoi amici del museo prima che sia troppo tardi. E per fare ciò è costretto a recarsi a Londra, al British Museum. Come sempre non sarà solo, ma ad accompagnarlo in questa ennesima rocambolesca avventura ci saranno le solite statue storiche animate, tra le quali il compianto Robin Williams, l’attore recentemente scomparso che per l’ultima volta torna a vestire i panni di Teddy Roosevelt, 26° presidente degli Stati Uniti e Premio Nobel per la pace. In Svizzera il film conclusivo della saga Una notte al museo è atteso il 18 dicembre nella Svizzera tedesca, il 28 gennaio 2015 nella Svizzera francese e il 4 febbraio in Ticino.
A proposito di Robin Williams
È di alcuni giorni fa la notizia che la morte del grande attore Hollywoodiano, avvenuta lo scorso 11 agosto, sia stata causata da asfissia per suicidio. L’attore quindi non era né sotto effetto di alcol né di stupefacenti, come era stato sospettato all’inizio. Robin Williams era stato trovato morto con una cintura intorno al collo nella sua abitazione di Tiburon, sulla baia di San Francisco. Ma pare che questa terribile decisione sia stata causata soprattutto dalla terribile depressione che stava attraversando l’attore. Dopo la morte, la moglie Susan Schneider aveva rivelato che l’attore 63enne soffriva di una grave forma di depressione e ansia e che gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Infatti sembra che il suicidio sarebbe stato scatenato proprio da una malattia neurodegenerativa chiamata ‘Demenza da corpi di Lewy’ correlata all’Alzheimer e al Parkinson. È quanto riferisce il sito Tmz che cita fonti vicine alla famiglia. Chi ne soffre viene colpito anche da gravi effetti collaterali, a causa dei farmaci, ad esempio le allucinazioni. La malattia sarebbe stata “un elemento chiave” nel suicidio.