Un viaggio nella riflessione, nella speranza e nella solidarietà umana senza necessariamente andare troppo “lontano”, dal 7 marzo nelle sale svizzere
Chi lo ha detto che alla veneranda età dei 70 anni non si può voler cambiare vita e stravolgere il proprio destino? È questa l’audace idea di tre amici romani, Attilio, Giorgetto e il Professore, che decidono di abbandonare la solita vita, fatta ormai di stenti e piccoli debiti, ma anche di grandi momenti di condivisione e di bevute tra amici. Così in “Cittadini del mondo”, distribuito anche col titolo “Lontano lontano”, assistiamo all’intensa settimana di grandi decisioni e preparativi dei tre amici trasteverini, dalla scelta del luogo dove poter vivere bene con le loro pensioni, alla disbriga non sempre semplice dei documenti. Ma il desiderio di evasione, di cambiamenti e di intraprendere un viaggio dalle rosee promesse dei tre amici romani, si scontra inconsapevolmente con la necessità di continuare il viaggio per la sopravvivenza che dal Mali ha portato a Roma Abu, il giovane immigrato che si trova spesso ad aiutare i tre uomini nei loro piccoli affari quotidiani.
È una delicata commedia italiana scritta, diretta e interpretata da Gianni Di Gregorio, che veste i panni del
vecchio professore di latino, Giorgio Colangeli, nel ruolo di Giorgietto che vive di espedienti per sbarcare il lunario ed Ennio Fantastichini che interpreta Attilio, un robivecchi che si scalda all’entusiasmante idea di compiere le esperienze tipiche della gioventù. Ma il personaggio di Attilio sarà anche l’ultima interpretazione dell’attore romano, Ennio Fantastichini, che morirà subito dopo aver terminato le riprese del film. “Per tutti noi che abbiamo lavorato a questo film, ha lasciato un grande vuoto” dice Gianni Di Gregorio parlando del collega scomparso. “Ennio è stato un uomo e attore straordinario. Dietro la sua semplicità c’era una grande forza morale e artistica, con cui è riuscito a trasformare la sua figura in un esempio”.
Dal suggerimento di Matteo Garrone, l’autore di Gomorra e di Dogman, che ha spinto l’autore a scrivere “Cittadini del mondo”, Di Gregorio riesce a creare una commedia che dalla riflessione sulle condizioni di vita dei pensionati romani giunge a toccare gli argomenti più spinosi e di grande attualità, come quelli delle tragedie sul mare degli immigrati. In questo modo la realtà è entrata nella storia dei tre anziani romani ed “è nato un nuovo protagonista, il vero viaggiatore dei nostri tempi, nel film rappresentato da Abu, un giovane africano che è venuto in Italia con un canotto” spiega Di Gregorio. Ma dalla riflessione si passa presto alla speranza: se in una settimana i tre uomini arrivano ad ideare una “fuga”, decidere la meta all’estero, iniziare i preparativi per partenza, basta una sola notte e una chiacchierata schietta tra amici per scegliere la cosa giusta da fare lasciando così un bel messaggio di speranza dove una grande rinuncia è frutto di una genuina solidarietà.
Dopotutto per dei romani che non erano nemmeno mai stati a Terracina, anche una gita fuori porta e mordere una fresca fetta d’anguria è un grande piacere!
Il film, proiettato in anteprima alla 37ª edizione del Torino Film Festival, dal 7 marzo sarà distribuito nelle sale cinematografiche svizzere.
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i biglietti per l’anteprima del film
“CITTADINI DEL MONDO”
sab 07.03.20 ore 12:15, Zurigo Arthouse Le Paris
dom 08.03.20 ore 11:00, Lucerna Kino Bourbaki
dom 08.03.20 ore 18:30, Basilea kult.kino atelier
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