Ursula Von der Leyen è stata confermata Presidente della Commissione, un po’ ce lo aspettavamo, anche se qualche brivido fino alla fine lo abbiamo provato tutti. I brividi – di entusiasmo o di ribrezzo, chissà – hanno attraversato la schiena degli italiani quando si sono resi conto che Fratelli d’Italia ha votato contro, che Giorgia Meloni è stata “coerente” fino alla fine. Con questa decisione Meloni ha voluto dare credito al voto degli italiani alle scorse Europee e comunque lei sostiene che i rapporti tra Bruxelles e Roma non cambieranno. Ma davvero? Beh certamente in questo momento l’Italia si trova ai margini dell’Europa, mentre Francia e Germania continuano ad andare a braccetto riuscendo nel loro intento di escludere tutta la destra dalla maggioranza europea.
In Italia Giorgia Meloni lascia tutti dubbiosi, ha fatto bene o no? Il ministro degli esteri Tajani è stato proprio diretto e, per non dire che la mossa di non appoggiare Von der Leyen è stata pessima, in maniera molto diplomatica ma efficace ha detto che “di troppa coerenza si muore”. Qualche italiano un po’ più scrupoloso dovrebbe chiedersi come sia possibile che la maggioranza di governo sia così divisa in politica estera, ma forse in questo caso esclusivo sono favorevoli al fatto che possano coesistere divergenze di idee, come spiega la stessa Giorgia Meloni convinta che “tutte le posizioni espresse in Europa dai partiti della maggioranza siano utili. Le rispetto tutte, e rafforzano il nostro governo”.
Di fatto con il voto contrario di Giorgia Meloni ad Ursula Von der Leyen, Fratelli d’Italia finisce all’opposizione nel Parlamento Europeo, insieme e non proprio “appassionatamente” (per quello che hanno sempre espresso) con il gruppo sovranista dei Patrioti di Salvini, Le Pen e Orbán, l’Italia così è ai margini dell’Europa e invece che “tornare a contare” o “leader del mondo” è in questo momento fuori dalle grandi decisioni, in una posizione irrilevante e scomoda per l’amata Patria, ma forse è la posizione più comoda per Meloni che all’opposizione ha sempre dato il meglio.
A proposito del concetto di “coerenza” e di amore per la Patria, in questi giorni abbiamo visto un comportamento differente ma di grande forza comunicativa: il ritiro di Biden dalla corsa per la Casa Bianca. Fino a qualche giorno fa il Presidente degli USA in carica affermava di voler continuare ponendosi contro tutto e tutti, perfino contro i suoi sostenitori che gli chiedevano di fare un passo indietro viste le sue condizioni fisiche e mentali molto provate. “Anche se era mia intenzione cercare la rielezione, credo che sia nel miglior interesse del mio partito e del Paese di ritirami e concentrarmi solamente sui miei compiti come presidente per il resto del mandato” scrive Biden in una lettera postata su X con cui comunica il suo ritiro e il suo sostegno alla vice Kamala Harris. Certo, ha dovuto fare i conti con la propria volontà Biden, ha dovuto mostrarsi incoerente rispetto a quello che fino a quel momento aveva espresso, ma lo ha fatto nell’interesse migliore del suo Paese. Non è proprio incoerenza, è capacità di capire quando bisogna mettere di lato i propri interessi a favore della propria Nazione.
Redazione La Pagina