La settimana scorsa, lunedì sera 4 maggio, finalmente la lista “Il Ponte” si è degnata di presentarsi alla riunione del Comites, dopo aver disertato il precedente invito, per improvvise sopraggiunte cause.
Che bello averli visti tutti insieme, non pareva vero.
Alla presenza del Console, dott. Francesco Barbaro, che ha dato il benvenuto, la parola è stata data ha al presidente di giornata, Luciano Alban, colui che ha ottenuto più preferenze. Si passa, seguendo l’ordine del giorno, all’elezione del presidente.
E chi viene eletto? Chi decide di eleggere la lista il Ponte, forte degli undici eletti e con una settimana di ritardo? Luciano Alban. È proprio il caso di dire che 11 anni son passati dall’ultima elezione dei Comites, ma il presidente è ancora fermo a Eboli! Non è cambiato proprio niente!
Sarebbe stato il caso di puntare su qualche volto nuovo, invece no, finché ci sono Luciano Alban e Paolo Da Costa (o chi per loro, dietro le quinte delle ACLI, del PD, dei patronati…), scordiamoci il futuro: il “passato” resterà sempre al potere. In seconda battuta c’era da eleggere l’esecutivo, in cui sono entrati come vicepresidente Paolo Da Costa, che sperava in un altro risultato a suo favore, Giuseppe Ticchio, Nicola Colatrella e Rosanna Chirichella). Dimenticavo: un’eletta di “Rete Italia” è stata nominata segretaria. Noi dell’AIS non abbiamo chiesto poltrone e ne siamo rimasti fuori.
Questo fa capire quanto le tre liste, “Il Ponte”, “Rete Italia” e “Lista unitaria cantoni LU-NW-OW-URI”, siano collegate tra loro da un filo comune. L’unico aspetto negativo per loro è la presenza dei nostri tre eletti, che cercheranno di essere propositivi e tutelare l’emigrazione italiana nel vero senso della parola.
Chiaramente i tre eletti della Lista AIS, “Associazioni Italiane in Svizzera”, si sono tenuti fuori dalla mischia, non abbiamo chiesto niente e non siamo stati invitati a far parte del suddetto esecutivo.
L’AIS ha posto la questione dell’ineleggibilità di alcuni membri eletti in base alla normativa vigente, ma tutti i membri del Comites hanno fatto mettere a verbale che la loro posizione non era incompatibile con quella di rappresentanti del Comites di Zurigo. Il Console chiudendo la seduta ha invitato tutti gli eletti a collaborare per il bene comune della comunità italiana locale. Noi della Lista AIS, Associazioni Italiane in Svizzera, abbiamo in conclusione ricordato che saremo i veri controllori dell’operato di questo Comitato degli italiani all’estero, che a dir la verità rappresenta solo il 2,5% dei 150.000 italiani residenti nei 9 cantoni che fanno riferimento al suddetto Comites, in base ai circa 3’750 voti validi di questa tornata elettorale. Sia chi ha vinto con 11 seggi , sia chi ne ha ricevuto solo 2 o 3, dovrebbe riflettere su questi numeri e soprattutto se questo organismo ha senso o no.
Io credo proprio di no, perche con queste percentuali non si può rappresentare proprio nessuno. Dell’inutilità di questo organo e di altri l’ho scritto e ripetuto in tempi non sospetti. Il mio impegno comunque sarà a disposizione della collettività italiana. Per prima cosa chiederemo che il bilancio del Comites venga reso pubblico. Voce per voce.
Gerardo Petta – Lista AIS