Il “Concorso di Eleganza” per auto storiche conclusosi questo fine settimana a Cernobbio é una delle maggiori rassegne mondiali e dal 1929 si svolge sulle rive del lago di Como presso il Grand Hotel Villa d’Este, anche in questa occasione riservata ai professionisti del settore.
Negli ultimi anni il Concorso mantiene una appendice anche nella vicina Villa Erba, per un pubblico di appassionati ed i rappresentanti di club automobilistici.
Il “Concorso” edizione 2022 ha allineato una esposizione di cinquantadue vetture, provenienti da quindici nazioni.
Sette le classi di categoria: dalle auto del periodo Art Deco, alle veterane che, per prime ed in tempi non sospetti, riuscirono superare il limite dei 300 km all’ora.
Suddividere i partecipanti in categorie è una formula consueta a questo tipo di manifestazioni.
Innanzitutto perché consente di assegnare riconoscimenti a molti degli espositori, piuttosto che al solito terzetto dei primi classificati.
Ma è altrettanto opportuno ricordare che il livello delle vetture esposte è talmente elevato che già la semplice partecipazione alla questo tipo di rassegne automobilistiche costituisce un elemento di distinzione nel mondo delle veterane di alta gamma, ed assegnarle ad una precisa categoria ne conferma il valore stilistico.
Fra le auto presenti, comprensibilmente numerosi erano i marchi tedeschi, dato che la manifestazione è organizzata dalla divisione classic cars del gruppo BMW, da un ventennio indispensabile sponsor tecnico dell’evento.
Ricchissima è stata la presenza anche di marchi italiani, primo fra tutti Ferrari, che nel 2022 raggiunge i suoi primi 75 anni di attività, e proprio a Cernobbio ha esposto alcuni suoi modelli, allestiti dai carrozzieri piu’ famosi: 375 America Berlinetta Pininfarina; 250 GT Coupé Zagato; 335 Spyder Scaglietti; 400 Superamerica Aerodinamica Pininfarina; 365 P Berlinetta Speciale Pininfarina; 275 GTB/4 Scaglietti; 206 GT Pininfarina; 365 GTS/4 Daytona Spyder Scaglietti.
Come d’abitudine, il successo della manifestazione ha trovato conferma in una presenza dei principali media internazionali e di un pubblico di appassionati che ha superato le previsioni degli stessi organizzatori.
A questi ultimi va riconosciuto il merito di aver riattivato, operazione non facile dopo un biennio di sosta forzata, un evento come il “Concorso”, fra i piu’ seguiti a livello mondiale.
La edizione 2022 ha esordito con un Prelude Tour, partito dal Teatro alla Scala di Milano, luogo iconico per gli appassionati di musica classica, ed ha raggiunto Cernobbio dopo una escursione per le strade della provincia lombarda.
Come accade per altre rassegne di settore, anche il “Concorso” ha aggiornato la sua formula espositiva probabilmente per allontanare la impressione che le rassegne di auto d’epoca si risolvano in una sequenza di incontri fra un ristretto ed esclusivo gruppo di collezionisti internazionali, sempre i soliti.
Ecco dunque che quest’anno la Coppa d’oro Villa d’Este per la migliore vettura è stata assegnata grazie ad un voto popolare, e non per decisione della giuria di esperti, le cui competenze restano comunque indispensabili per confermare la autenticità delle vetture presenti.
Vincitrici dei riconoscimenti piu’ prestigiosi, due auto leggendarie.
La Aston Martin Bulldog 1979 Coupé, carrozzata Tickford del 1979, dell’imprenditore e filantropo texano Philip Sarofim, è la vettura che si è aggiudicata la Coppa d’Oro.
Il premio “Best of Show” é stato invece assegnato ad una Bugatti 57S Cabriolet del 1937 carrozzata Vanvooren, di proprietà del businessman monegasco Andrew Pisker.
Forse non per caso, contemporaneamente al “Concorso” di Cernobbio, nel fine settimana i media internazionali hanno diffuso un’altra notizia che ha interessato il mondo delle auto d’epoca.
In una asta riservata a pochi selezionatissimi invitati, la RM Sotheby’s di Londra ha aggiudicato una Mercedes-Benz, il modello 300 SLR Uhlenhaut Coupe’ del 1955, per 135 milioni di euro, un record assoluto, mai raggiunto da un veicolo storico (https://rmsothebys.com/en/auctions/uc22).
Da indiscrezioni di stampa non confermate, pare che il facoltoso acquirente sia nientemeno che Bernie Ecclestone, ex pilota automobilistico, e dirigente della Formula One Management, società organizzatrice delle attività automobilistiche di F1, da lui venduta sei anni fa per otto miliardi di dollari al gruppo americano Liberty Media.
di Andreas Grandi
Foto: CdE-Concorso di Eleganza – Media