“La direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili, se approvata, determinerebbe – tra i numerosi effetti negativi – anche quello dell’aumento dei canoni di locazione. È facilmente prevedibile, infatti, che i pesantissimi costi degli interventi edilizi imposti dal provvedimento sarebbero dai proprietari fatti ricadere sugli inquilini. Ciò, quando possibile, naturalmente: negli altri casi, infatti, la verosimile conseguenza della direttiva sarebbe quella della fuoriuscita degli immobili dal mercato della locazione, con ricadute ancora più sfavorevoli per l’offerta abitativa in particolare. Inoltre, la necessità di effettuare lavori su case abitate darebbe luogo a sicuro contenzioso, considerata la complessità di molti degli interventi previsti”.
Lo ha detto il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, intervenendo a Pesaro al congresso del Sunia-Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari.
Nel corso del suo intervento, il presidente Spaziani Testa si è soffermato poi su altri temi di comune interesse delle due organizzazioni: dai contratti di locazione a canone concordato, con le relative incentivazioni fiscali erariali e comunali, al fondo affitti; dalla normativa sulla morosità incolpevole alla questione sfratti.
Ufficio stampa della Confedilizia