Limitare il più possibile i “problemi causati dai mesi di chiusura” e poi “accompagnare la ripartenza”. È la richiesta del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, per affrontare la crisi legata all’emergenza coronavirus nel settore immobiliare. “Quando si ripartirà – spiega Spaziani Testa all’Italpress – si dovrà fare qualcosa per consentire, attraverso la riduzione della tassazione – per esempio con la cedolare secca sui locali commerciali – di avere una prospettiva per gli anni futuri, anche favorendo le ricontrattazioni fra proprietari e inquilini. Un conto è l’aiuto in questa fase di chiusura, un conto è la fase successiva. Per andare incontro agli esercenti in difficoltà, il proprietario deve avere una riduzione di tassazione. Se non ce l’ha dallo Stato, oltre che dai Comuni, questo non può avvenire”. Nel prossimo decreto potrebbe essere previsto un credito d’imposta per gli affitti di tutte le attività: “Sarebbe una cosa positiva – afferma Spaziani Testa -, anche noi chiedevamo che la misura prevista solo per i locali Cl fosse estesa a tutte le categorie catastali in modo da ricomprendere tutte le attività bloccate. È una buona notizia, anche per il fatto che sarà estesa ad almeno tre mesi, cioè marzo, aprile e maggio. Poi servirebbe anche di più”. Anche se “non è detto che commercianti o artigiani in molti casi abbiano un sollievo da questa misura. In prospettiva è positiva ma non tutti possono applicarla subito e non è decisiva per tutti. Serve comunque liquidità immediata e non solo prestiti bancari garantiti dallo Stato”.
Per Spaziani Testa, l’iniziativa “dovrebbe essere accompagnata da erogazioni dirette agli esercenti, espressamente finalizzate al pagamento dei canoni di locazione. Un insieme di queste cose può riuscire a salvare tante situazioni. Altrimenti il credito d’imposta da solo rischia di non essere sufficiente”. In questa fase, gli spostamenti verso le seconde case non rientrerebbero nei casi di necessità: “Credo che sia una decisione da rivedere – afferma il presidente di Confedilizia – perché si possono trovare soluzioni senza inficiare la sicurezza sanitaria. Il governo dovrebbe ripensarci, consentire il trasferimento in via stabile delle famiglie che hanno questa possibilità, vista la stagione. Non si vede quale danno ci possa essere sulla salute pubblica”, aggiunge Spaziani Testa, ricordando che “bisognerebbe consentire ai proprietari di spostarsi per andare a controllare gli immobili. Non è pensabile che per mesi non si abbia il controllo di una proprietà”. Anche perché, sottolinea il presidente di Confedilizia, “giungono anche notizie di occupazioni abusive. A causa del covid-19 il mercato immobiliare” è completamente fermo – dice Spaziani Testa – Quando ripartirà vedremo gli effetti, ma c’è da temere ulteriori ripercussioni negative dopo un andamento già negativo degli ultimi anni, non tanto per quanto riguarda il numero di compravendite, quanto per i prezzi, che in Italia erano già in costante calo, a differenza di tutta Europa. È un rischio – evidenzia – anche perché, quando diminuisce la possibilità economica delle persone, poi ci sono riflessi su tutti i prezzi e si presume anche su quelli delle case. Poi c’è il problema degli affitti turistici. Speriamo che possano cominciare a riprendersi già questa estate”, afferma Spaziani Testa aggiungendo che questo potrà avvenire “solo se provvedimenti governativi consentiranno alle persone di spostarsi sul territorio nazionale. Sarebbe fondamentale perché le case sono i luoghi più adatti per periodi di riposo in sicurezza. Consentirebbe almeno – conclude – di far respirare un po’ tutti coloro che fanno locazioni turistiche”, conclude il presidente di Confedilizia.
Giorgio Spaziani Testa
Presidente nazionale Confedilizia