A marzo dell’anno prossimo il comune di Adliswil potrà decidere se gli impiegati potranno ancora portare addosso oggetti connessi alla religione
Lo scorso mercoledì il Consiglio comunale di Adliswil con 20 voti contro 15 che a partire da marzo dell’anno prossimo agli impiegati statali può essere chiesto di non indossare oggetti religiosi come croce, velo o altri simboli di culto durante gli orari lavorativi. A riportare la notizia è stata la “Zürichsee-Zeitung” secondo la quale sarebbero stati i partiti borghesi a promuovere l’iniziativa. Il Consigliere comunale Erwin Lauper, ad esempio, avrebbe detto che “in una società multiculturale c’è bisogno di nuove regole”, sostenendo che gli impiegati statali in futuro non devono poter più esporre i loro simboli religiosi durante il lavoro. Secondo la “Zürichsee-Zeitung” il Consigliere statale de I Liberali, Harald Huber, avrebbe inoltre promesso che ci si occuperà solo dei casi estremi e che il Consiglio statale così avrebbe soltanto istituito in questo modo uno strumento in caso di problemi. Secondo Huber la città dovrebbe presentarsi in modo neutrale davanti alla popolazione.
Ci si era chiesto in base a quale vicenda Adliswil aveva deciso di cambiare questo regolamento e mentre prima Huber avrebbe dichiarato che non c’è un caso concreto, secondo la “Zürichsee-Zeitung” durante il dibattito sarebbe uscito fuori che una maestra di una casa di cura per bambini avrebbe portato il velo il che avrebbe dato fastidio ai genitori. Anche se con la maestra si avrebbe trovato una soluzione senza il cambiamento del regolamento avrebbe potuto richiamarsi alla libertà religiosa.