Merkel: “Chiunque vuole libertà di movimento all’interno dell’area di Schengen deve essere in grado di monitorare entrate e uscite nel/dal Paese e nella/dall’area Schengen”
Il terrorismo “è ancora una grande minaccia. Siamo pienamente determinati a proteggere la nostra gente. A questo fine, il Consiglio Europeo ha concordato di approfondire i nostri sforzi contro i foreign fighters terroristi. Vogliamo finalizzare per quest’anno il lavoro sul nuovo sistema per la condivisione delle informazioni alle frontiere”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, in conferenza stampa a Bruxelles, a margine del Consiglio Europeo.
“Il Consiglio ha anche concordato sulla necessità di cooperare strettamente con l’industria dell’online. Chiediamo alle società che gestiscono i social media di fare tutto il necessario per prevenire la diffusione di materiale” inneggiante o utile “al terrorismo su Internet. In pratica, ciò vuol dire sviluppare nuovi strumenti per rilevare e rimuovere materiale di questo genere in modo automatico”, ha concluso Tusk. “C’è un progetto che considero personalmente molto importante, l’Entry Exit System”, Ees nel gergo comunitario, il progetto di controllo sugli ingressi e sugli espatri alle frontiere. “Chiediamo di implementare il progetto il prima possibile”. Lo ha sottolineato la cancelliera tedesca Angela Merkel, in conferenza stampa a margine del Consiglio Europeo.
“Chiunque vuole libertà di movimento all’interno dell’area di Schengen deve essere in grado di monitorare entrate e uscite nel/dal Paese e nella/dall’area Schengen”, ha aggiunto la cancelliera. Nelle conclusioni del Consiglio Europeo diffuse oggi si legge che “l’accordo sul sistema di entrate ed uscite, che è atteso a breve, e la finalizzazione prima della fine dell’anno dell’Etias (European Travel Information and Authorisation System) prepareranno il terreno per la loro rapida attuazione, aumentando così i controlli ai confini esterni e la sicurezza interna, tenendo conto delle situazioni specifiche negli Stati membri che non applicano ancora pienamente l’acquis di Schengen”.
L’Europa “deve proteggere prima di tutto i nostri cittadini. Abbiamo parlato di lotta al terrorismo e della difesa. Le conclusioni adottate in materia di difesa sono di carattere storico, e le dobbiamo al presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. Questo testo è un progresso reale nel campo della difesa”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, in conferenza stampa a margine della prima giornata. Le conclusioni approvate e diffuse dopo la prima sessione dei lavori reiterano che “le relazioni transatlantiche e la cooperazione tra l’Ue e la Nato rimangono di importanza chiave per la nostra sicurezza”.
Tra l’altro, il Consiglio Europeo auspica “una rapida entrata nella fase operativa del Fondo Europeo sulla Difesa” e “un rapido accordo sulla proposta di un programma europeo di sviluppo industriale della difesa”, invitando gli Stati membri a lavorare sulle “opzioni per l’acquisto congiunto delle attrezzature”.
Il Consiglio “concorda sulla necessità di lanciare una Pesco (Permanent Structured Cooperation) inclusiva ed ambiziosa”. Inoltre, “per rafforzare gli strumenti a disposizione per una risposta rapida, il Consiglio Europeo concorda che il dispiegamento di unità di combattimento dovrebbe essere pagato come costo comune dal meccanismo Athena, gestito dall’Ue, su base permanente”.
Adnkronos
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