Messaggio da parte del Console Pietro Maria Paolucci ai Comites, ai corrispondenti consolari, alle associazioni e al CGIE
È da poco cominciato il nuovo anno e nuove sfide ci aspettano all’orizzonte.
Il 2020 è stato un anno particolare e per molti aspetti unico. Un anno che ha cambiato radicalmente il modo di concepire la vita, il lavoro e l’esistenza in generale di noi tutti. Quest’anno ci auguriamo sia quello della rinascita e del rilancio. Il vaccino infonde speranza e ci autorizza a credere in un futuro che possa garantirci un ritorno al passato.
La strada, però, come vediamo in questi giorni, è irta di ostacoli e di sacrifici ancora da affrontare.
Da quando è scoppiata la pandemia è mia abitudine, scrivervi periodicamente per farvi un resoconto delle principali attività svolte dal Consolato in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo e con le immaginabili difficoltà di cui abbiamo assoluta contezza.
Come ho avuto modi di ripetere più volte e in diversi miei interventi, questo Consolato non ha mai smesso di dare servizi e sin dal 4 maggio 2020 (cosiddetto inizio della Fase 2) ha iniziato un lento e costante sforzo per tornare, nel limite del possibile e nel rispetto delle regole sanitarie svizzere e italiane, a fornire servizi ai cittadini a ritmi pre-COVID19, nonostante mille difficoltà, altrettante regole, l’incognita delle conseguenze e un numero di funzionari molto ridotto rispetto alla vastità della collettività e alle numerose richieste ulteriormente aumentate a seguito delle limitazioni dei mesi più duri del Lockdown.
Sono state potenziate le linee telefoniche e le postazioni e-mail per far fronte alle numerose richieste della nostra collettività italiana.
È stato nominato un medico di riferimento COVID-19, che su base volontaria ha collaborato con il Consolato sulle misure da intraprendere a protezione degli impiegati e dell’utenza.
Dall’ 8 giugno 2020, sulla base di quanto disposto dal decreto 34/2020, in particolare l’articolo 263, nonché dalla legge locale, dalle raccomandazioni del superiore Ministero, e dello stesso medico di riferimento, con il quale siamo costantemente in contatto, sono state diramate delle nuove disposizioni per l’accesso del pubblico in Consolato e sulle modalità di rilascio degli appuntamenti prontamente resi noti alla collettività. offrendo, a fronte della rimodulazione e riduzione degli accessi in Sede, una possibilità di front-office del 50% in più rispetto alle condizioni pre-COVID.
Per garantire sicurezza al pubblico, gli accessi in Consolato sono stati ridotti al tempo minimo indispensabile per il rilascio del servizio richiesto. Prima del rilascio dell’appuntamento per tutti i servizi che richiedono necessariamente la presenza in Consolato (passaporti, carte d’identità, pratiche notarili, stato civile etc.), che avviene rigorosamente per e-mail e/o appuntamento telefonico vengono effettuati verifiche della situazione anagrafica e di stato civile che ove necessario deve essere preventivamente regolarizzata, per poi poter ricevere l’appuntamento.
Gli uffici al pubblico maggiormente sollecitati, nei limiti di quanto possibile, sono stati potenziati considerando e ricordando che questo Consolato dispone di 15 unità, compreso il Console, a fronte di oltre 106.000 connazionali e da metà novembre abbiamo iniziato il rilascio della carta d’identità elettronica (CIE).
Ciononostante, quest’anno abbiamo raggiunto risultati soddisfacenti, risultando la seconda sede in Svizzera per rilascio di passaporti e in linea con le altre per i servizi all’utenza. Abbiamo rilasciato:
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- Passaporti: 4091;
- Carte d’identità: 695 + 154 CIE;
- Trasmissione di atti di stato civile: 2054;
- AIRE (iscrizione, cambi d’indirizzo, rimpatri, cancellazioni, trasferimenti): 8810
- Codici fiscali: 522 Attribuzioni; 266 richieste duplicato tesserino; 213 Aggiornamenti residenza estera; 584 stampe certificato; 604 tessere codici fiscali inviate;
- Procure: 530 (prima sede in Svizzera);
- Cittadinanza: 20 iure sanguinis; 37 per matrimonio
A tutto questo va aggiunto il lavoro per le operazioni inerenti al Referendum, le svariate risposte e-mail e telefonate, a cui personalmente, con il telefono di emergenza, contribuisco.
Per le CIE come per i passaporti abbiamo creato una mail dedicata agli appuntamenti e la possibilità di inviare, tramite un pulsante presente sul formulario, compilabile online, direttamente la richiesta all’ufficio senza dover allegare documenti o apporre firme in originale. Abbiamo creato una e-mail apposita per le informazioni: [email protected] a cui a breve sarà collegato un modulo online per richiedere velocemente informazioni per il servizio interessato.
Molto abbiamo in mente e speriamo di fare quest’anno, oltre a migliorare ciò che abbiamo in atto.
Ciò che ci aspettiamo e vi chiediamo è solo e soprattutto la Vostra. Lavoriamo per migliorare giorno dopo giorno le attività consolari nel loro complesso, con entusiasmo e costanza, per riuscire a dare il meglio dei servizi, in un momento ancora molto difficile.
Abbiamo sempre agito nella trasparenza e ci siamo dati e abbiamo dato da subito regole chiare e precise nel rispetto delle normative in vigore (Svizzera e Italia), a tutela della salute dei cittadini e dei dipendenti, regole che devono essere rispettate.
Abbiamo avuto il plauso della DIGIT e richieste di accompagnamento redazionale delle disposizioni da altre sedi, anche fuori dalla Svizzera!!
Siamo e saremo sempre vigili e pronti per apportare modifiche, migliorie e quant’altro necessario, in linea con l’evolversi delle situazioni e ogni qualvolta le condizioni lo permetteranno. Il nostro Consolato ha dato e sta dando, grazie all’impegno di tutti gli impiegati (chi più chi meno come al solito) dimostrazione di serietà e rispetto della collettività, per la quale prestiamo il nostro servizio.
Veramente un Grazie sentito a tutti Voi e ai colleghi della sede consolare per l’impegno e la
professionalità quotidianamente dimostrata!
Auguri di buona salute!
Pietro Maria Paolucci