Care e cari Connazionali,
come ormai costume Vi scrivo per fare il punto della situazione attuale, in questa pur difficile, ma allentata situazione pandemica. Lo faccio per informarvi sulle nostre attività con rinnovato spirito e devozione nei confronti di Tutti voi.
La nostra collettività italiana residente nella circoscrizione consolare è passata dai 104.203 connazionali del marzo 2019 ai 108339 del 9 marzo 2022. Tale dato è in costante crescita.
È importante sapere che l’attività consolare della sede di Basilea è rivolta, principalmente all’erogazione dei seguenti servizi e attività:
- rilascio documenti (passaporti e carte d’identità);
- procure;
- deleghe;
- autentiche di firma;
- servizi aire e stato civile;
- assistenza;
- cittadinanza;
- esistenza in vita;
- corsi di lingua e cultura;
- proiezione esterna (newsletter, eventi culturali, relazione con comunità scientifica e universitaria).
In Svizzera c’è un’altissima mobilità abitativa: la popolazione cambia spesso domicilio, (si stimano 700.000 cambi ogni anno), talvolta anche più volte in un anno, in particolare per quanto riguarda la fascia di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Questa notevole fetta di popolazione in movimento è attenta a registrare i propri i cambiamenti di residenza presso i diversi canali svizzeri (Comune, Posta, Polizia, etc.) per ovvie ragioni di praticità, mentre non fa altrettanto presso il proprio Consolato di riferimento, il cui settore anagrafe, spesso, non è aggiornato.
Questa situazione fa sì che, per qualsiasi richiesta un nostro connazionale annunci in Consolato, genera, nella maggior parte dei casi, una serie di incombenze (anagrafiche e di stato civile) prima del rilascio del servizio richiesto. La dilatazione, per questo, dei tempi stessi del servizio e il numero dell’organico rispetto alla collettività (1/7851) non ci danno una grossa mano.
Questa situazione, ampliatasi con l’accorpamento nella circoscrizione di Basilea dei cittadini dell’ex Agenzia Consolare di Wettingen, si è ulteriormente accentuata con la pandemia (2020, 2021).
Mi preme dire – a fronte sia dell’impegno dei funzionari del consolato, che dei rilevanti sforzi che lo stesso superiore Ministero incontra per supportare tutte le sedi della rete diplomatico-consolare nel mondo, compresa Basilea, che fin dal 2014 i miei predecessori hanno cercato di ottimizzare e razionalizzare i servizi alla collettività, cercando di farli coincidere con la realtà delle risorse umane: ottimizzazione che è proseguita fino ad oggi con un notevole incremento dall’inizio della pandemia.
In particolare l’aggiornamento e il costante monitoraggio del sito web, la costante sollecitazione all’utilizzo del programma FAST-IT (purtroppo ancora poco utilizzato dalla nostra collettività rispetto al suo numero), la creazione di caselle postali dedicate (ad esempio quella “informazioni”), la realizzazione di moduli compilabili on-line che possono essere inviati direttamente all’ufficio (richieste passaporti, carte d’identità, scelta del servizio informazione), il rilascio degli appuntamenti solo dopo aver verificato la posizione anagrafica e di stato civile dei richiedenti, l’ottimizzazione delle pratiche di rimpatrio, la possibilità di collegarsi tramite piattaforma per le esistenze in vita etc., consente di restringere il campo dei servizi per i quali è necessaria la presenza fisica dell’utenza in Consolato a salvaguardia di ogni eventuale contagio e allo scopo di velocizzare le attività diminuendo lunghe attese.
Però c’è bisogno della collaborazione di tutti Voi.
Attuati i dovuti accorgimenti e le dovute modifiche per la tutela della salute, superata la fase acuta della pandemia, rodate le procedure e i meccanismi si è passati ad un sistema abbastanza adeguato che ha consentito che le ore di ricevimento al pubblico potessero passare da 18 ore a settimana a 26 ore (l’intera fascia di massima operatività in presenza), offrendo all’utenza quasi il 50% del servizio in più rispetto alla fase prepandemica.
Con questo sistema si è consentito al connazionale – oltre ad evitare evidentemente disagi sociali con file interminabili e proteste davanti ai cancelli (come per alcuni consolati della stessa rete svizzera) – di annunciarsi senza limiti e/o ostacoli, permettendo di scegliere giorno e fascia oraria, con riserva di conferma in base alla situazione anagrafica e di stato civile da parte dei funzionari, il servizio necessario.
Il risultato è stato un mantenimento degli standard di rilascio identici a quelli del periodo pre-pandemico e in alcuni casi addirittura migliori.
Ora dal primo di marzo u.s., in coordinamento con tutta la rete diplomatico-consolare in Svizzera, abbiamo modificato l’organizzazione delle attività lavorative a fronte di una fase di riorganizzazione del personale: avremo, per un periodo, relativamente lungo (dai due ai tre mesi), una sua contrazione per dimissioni volontarie che consentiranno, almeno, di poter assumere forze nuove e, si spera, ben motivate.
Tuttavia le modalità di rilascio dei servizi principali ed essenziali, maggiormente richiesti in Consolato (passaporti e carte d’identità), che automaticamente coinvolgono, con implicazioni evidenti, i servizi di anagrafe e stato civile rimarranno inalterate. Il Consolato continuerà a ricevere esclusivamente su appuntamento, per tutti i settori, per evitare assembramenti, fermo restando che, per il rilascio di un passaporto piuttosto che di una carta d’identità, è indispensabile che l’anagrafe e lo stato civile del richiedente siano in ordine: è ovvio che gli uffici preposti al rilascio dei documenti (passaporti e carta d’identità) saranno quelli maggiormente sotto pressione e soggetti a continue sollecitazioni da parte Vostra.
Vi prego, però, prima di inviare email o telefonare di leggere attentamente le istruzioni sul sito del nostro consolato.
Da ultimo ringrazio i corrispondenti consolari, TUTTI, ai quali preannuncio a breve una riunione e il nuovo Comites: il Presidente Buttitta ha già saputo determinare una serie di fattive iniziative e lo ringrazio.
IL CONSOLE
Pietro Maria PAOLUCCI