Prosegue la ricerca dei dispersi dopo il naufragio del traghetto Sewol con 352 studenti a bordo
Mancano all’appello oltre 150 dispersi a seguito del naufragio del traghetto Sewol al largo della Corea del Sud, mentre sono 146 le vittime al momento confermate. La settimana scorsa la procura di Seul ha aperto un’inchiesta circa le cause del naufragio, perquisendo dieci filiali della compagnia a cui apparteneva il traghetto, la Marine Company Chonghaejin. Almeno 70 persone sembrerebbero essere coinvolte ed è stato dunque loro vietato di lasciare il Paese per i prossimi 30 giorni.
Il capitano Lee Joon-Seok e sei membri dell’equipaggio sono stati arrestati, mentre altri due uomini sono al momento in custodia della polizia. Le accuse vanno dalla negligenza criminale all’appropriazione indebita. Il presidente Park Geun-Hye ha dichiarato che le loro azioni “equivalgono ad un omicidio”. Le famiglie dei 352 studenti che erano a bordo si sono recate intanto nel porto dell’isola di Jindo, dove continuamente giungono le imbarcazioni con i corpi che vengono recuperati. Nel frattempo, preghiere e manifestazioni di solidarietà stanno avendo luogo nella città di Asan, da dove provengono i ragazzi. (fonte AFP).