L’ideatorio di Lugano ha inaugurato un nuovo percorso espositivo, il quinto dalla sua nascita.
Dopo il tatto, i suoni, l’equilibrio e il cervello, la proposta invita i visitatori a rivolgere lo sguardo verso il cielo, alla scoperta di stelle e pianeti.
L’esposizione resterà aperta fino al 18 giugno 2010 e offre la possibilità di immergersi in un planetario digitale.
Durante il 2009 si è celebrato l’anno internazionale dell’astronomia, per ricordare un semplice gesto che 400 anni fa rivoluzionò la storia della scienza.
Nel 1609 Galileo Galilei puntò per primo un cannocchiale verso il cielo, svelando la vera natura di alcuni corpi celesti e sfatando credenze sulle quali l’astronomia si era fino ad allora basata. Ma il cammino verso la nascita dell’astronomia moderna si compì anche e soprattutto l’anno seguente, quando la notte del 7 gennaio 1610 Galilei, con un cannocchiale da 15 ingrandimenti, vide delle stelline a sinistra e a destra di Giove.
Durante le notti successive si accorse che queste stelline si erano spostate. Aveva scoperto che anche Giove possedeva delle lune e che questo sistema si muoveva esattamente come fanno i pianeti attorno al Sole.
In onore all’allora governatore di Firenze, Cosimo De Medici, cui Galilei era devoto, decise di battezzare queste “stelle” “Cosmica” con un gioco di parole Cosimo/Cosmica, o pianeti medicei. Questa definizione non venne in seguito adottata e fu sostituita con gli attuali nomi di origine mitologica delle 4 principali lune di Giove: Io, Europa, Callisto e Ganimede.
Cosmica, l’esposizione interattiva organizzata da L’ideatorio, rende quindi onore al genio di Galilei e cercherà di condurre i visitatori ad avvicinarsi alle scoperte e allo sguardo meravigliato ed entusiasta di quello scienziato che, posando gli occhi su cose mai viste prima, innalzò l’uomo da cittadino terrestre a cittadino cosmico.
L’ideatorio è un progetto congiunto dell’Istituto scolastico della Città di Lugano e di Science et Cité (che ha sede presso l’Università della Svizzera italiana).
Il percorso propone alcune postazioni del Museo Tridentino di Scienze Naturali; le fotografie astronomiche dell’esposizione “From Earth to the Universe”; alcuni video provenienti dall’osservatorio Mauna Kea delle Hawaii e dal telescopio spaziale Hubble.
Il punto centrale della mostra è il planetario astronomico digitale (5 metri di diametro), unico esemplare in tutto il Ticino, che permette di immergersi in un vero e proprio viaggio alla scoperta del nostro cielo.
Il planetario è una struttura gonfiabile che accoglie 25 persone alla volta in un breve viaggio nel tempo e nello spazio a caccia di scoperte, colori e leggende.
Per il pubblico i momenti di visita si differenziano per l’età dei visitatori: vi sono percorsi per i giovanissimi e altri per un pubblico più adulto.
Durante le aperture al pubblico sarà inoltre possibile osservare la nostra stella del giorno, grazie alla presenza di un telescopio con speciali filtri solari. Sarà quindi possibile tenere sotto controllo giornalmente l’attività solare finalmente in ripresa dopo la sua ciclica fase di minimo appena conclusa.
Come per ogni esposizione, il percorso scientifico sarà arricchito da eventi teatrali, durante i pomeriggi di mercoledì e sabato e, secondo un calendario preciso, sarà possibile assistere allo spettacolo di Giancarlo Sonzogni “La Luna”.
L’ideatorio, con questa iniziativa allarga ulteriormente le proposte di Science et Cité che oltre alle esposizioni scientifiche interattive e alle vacanze scientifiche, propone i festival della scienza, le conferenze nelle scuole, i caffè scientifici e le indagini sulla percezione pubblica della scienza.
Dopo l’esposizione a Lugano, il planetario e molti contenuti scientifici di questa esposizione resteranno in Ticino a disposizione delle scuole o degli enti che lo richiedessero.