La Croazia, una delle favorite, spreca il suo talento è butta via l’ennesima possibilità di arrivare fino in fondo in un torneo. La forza della Croazia dimostrata contro la Spagna, ha indotto il c.t. del Portogallo a puntare su una tattica molto difensiva, anche perché la sua squadra non ha brillato nelle prime tre partite. È stata la mossa giusta, perché ha imbrigliato i centrocampisti di talento della Croazia che non hanno trovato le contromisure. Modric e Rakitic non sono riusciti a dare fluidità alla manovra d’attacco in una gara dominata e bloccata dal tatticismo, con il Portogallo poco incline a rischiare. Il gioco portoghese ha escluso dalla gara Cristiano Ronaldo, mai entrato in partita. La Croazia, penalizzata dai ritmi bassi, è andata più vicina al vantaggio con Perisic, Brozovic e con il giocatore di minor talento Vida, spesso in area sui calci piazzati. La gara si è animata solo negli ultimi tre minuti del secondo tempo supplementare, regalando emozioni fin lì mancate. Al 117’ Perisic colpisce il palo di testa, Cristiano Ronaldo e Quaresma ripiegano e conquistano palla, iniziando il contropiede che porterà al gol qualificazione di Quaresma, che di testa appoggia in rete una respinta del portiere croato su tiro di Ronaldo. La reazione croata è stata veemente, Vida sfiora il pareggio, ma la porta di Rui Patrico è rimasta stregata. Si infrange il sogno della Croazia. Poteva essere il suo anno, ma ai quarti ci va il Portogallo che ha dimostrato quanto crudele possa essere il calcio.
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