Celebrati i passi avanti della neurologia durante la Settimana del Cervello
‘La Settimana del Cervello’ è organizzata in concomitanza con altri 65 paesi del mondo e nasce dalla European Dana Alliance for the Brain (EDAB) che coinvolge oltre 212 specialisti nelle neuroscienze di 29 paesi, tra i quali 5 premi Nobel.
L’iniziativa intende sensibilizzare la popolazione sui progressi nell’ambito della ricerca sul cervello, sulle terapie delle malattie neurologiche e psichiatriche e la loro prevenzione, perché nulla più del nostro cervello, sano o malato che sia, ci interroga sulla nostra natura. Il tema di quest’anno è ‘Curare il cervello migliora la vita’: attraverso il tema di questa edizione “intendiamo mettere al centro della Settimana la neurologia e le malattie di cui si occupa, nelle varie espressioni cliniche, e l’esigenza di risposte più adeguate ai crescenti bisogni di cura.
Dobbiamo far capire ai cittadini che c’è sempre qualcosa da fare per trattare o migliorare le condizioni di chi soffre di malattie neurologiche, e soprattutto per prevenirle”, ha affermato Leandro Provinciali, presidente della Società Italiana di Neurologia, presentando la Settimana. “E’ finito il tempo in cui ricevere una diagnosi di questo tipo equivaleva sempre a una condanna. La ricerca e la farmacologia hanno fatto passi avanti importanti, di cui tutti devono essere a conoscenza”.
Passi avanti che si registrano soprattutto nei casi di ictus, facendo registrare una sensibile riduzione, in particolar modo per quanto riguarda quelli più gravi con effetti disabilitanti e fatali. “Un successo dovuto all’aumento e al miglioramento delle strategie preventive, ad un miglior controllo dei fattori di rischio vascolare e al ruolo della chirurgia vascolare, anche per il considerevole numero di interventi chirurgici eseguiti per stenosi della carotide”, ha sottolineato Elio Agostoni, direttore Dipartimento di Neuroscienze, del Niguarda di Milano.
Durante i numerosi incontri svoltisi in tutte le principali città l’attenzione si è concentrata anche sui giovani, spesso non abbastanza attenti a quelle che sembrano patologie esclusivamente senili. Esistono infatti molte patologie che interessano il cervello che possono avere il loro esordio in età giovanile: alcune malattie muscolari, malattie infettive e infiammatorie, alcuni tumori, l’epilessia, le cefalee, malattie degenerative del sistema nervoso periferico, malattie metaboliche e malattie autoimmuni come la sclerosi multipla.
È quindi importante non sottovalutare eventuali sintomi neurologici anche nei giovani. “Negli ultimi 20 anni, grazie a genetica e biologia molecolare, siamo riusciti a capire quali sono i processi che scatenano le malattie neurologiche e sappiamo che alla base di ogni malattia c’è l’azione di una proteina che si accumula, o non riesce a essere smaltita, e quindi comincia a fare danni”, ha spiegato Carlo Ferrarese, direttore Scientifico del Centro di Neuroscienze di Milano dell’Università di Milano-Bicocca.
In sintesi, attraverso tutti gli eventi e gli interventi di questa settimana, la campagna nazionale vuole rendere accessibili ai cittadini i dati della ricerca neuroscientifica, per sensibilizzare al mantenimento di una buona salute cerebrale e all’assunzione di corrette abitudini quotidiane, indispensabili per prevenire malattie.