Secondo il Parlamento e il Consiglio svizzero in molti casi la custodia alternata è ragionevole e positiva per i figli, ma non sempre
Parlamento e Consiglio federale ritengono importante che i figli possano mantenere una relazione regolare con entrambi i genitori anche dopo un divorzio o una separazione. La decisione del legislatore di non sancire nella legge la custodia alternata come modello generale si dimostra corretta. Il Consiglio federale è giunto a questa conclusione in un rapporto approvato l’8 dicembre 2017. Ritiene che occorra cercare in ogni singolo caso una soluzione individuale favorevole al bene del figlio.
Secondo il diritto riveduto del mantenimento del figlio, entrato in vigore il 1° gennaio 2017, l’autorità competente in caso di divorzio o di separazione (giudice o autorità di protezione dei minori) deve esaminare, nell’ottica del bene del figlio, la possibilità della custodia alternata, se un genitore o il figlio lo chiede. Senza prescrivere la custodia alternata come modello generale, il legislatore ha così espresso chiaramente l’intenzione di promuovere una partecipazione equilibrata di entrambi i genitori alla cura e assistenza quotidiana del figlio dopo la separazione o il divorzio. In tal modo intende inoltre garantire che la competente autorità esamini se la suddetta forma di accudimento permetta nel singolo caso di considerare al meglio il bene del figlio.
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale si era dapprima espressa contro l’introduzione di tale disposizione di legge. “Chiarire le basi legali e proporre soluzioni” aveva incaricato il Consiglio federale di presentare un rapporto sui problemi giuridici e pratici posti da tale modello nonché di proporre eventuali modifiche legislative per eliminarli.
Scegliere una soluzione nell’interesse del figlio
Per adempiere il mandato il Consiglio federale ha commissionato uno studio interdisciplinare sulla custodia alternata. I risultati di tale studio hanno confermato la correttezza della decisione di non prevedere la custodia alternata come modello generale. La custodia alternata, oltre a porre esigenze elevate all’interazione tra i genitori, dipende anche da determinati presupposti materiali, come il reddito dei genitori, e da condizioni quadro strutturali, come l’offerta di possibilità di accudire il figlio complementari alla famiglia, condizioni che non sempre sussistono. Inoltre, tale tipo di custodia può porre difficoltà al figlio a causa del frequente cambiamento di luogo di soggiorno. Il Consiglio federale è pertanto del parere che siano preferibili soluzioni individuali di accudimento che rispettino nel modo migliore il bene del figlio.
Nel suo rapporto il Consiglio federale giunge inoltre alla conclusione che le vigenti disposizioni legali permettono di risolvere nel singolo caso le questioni giuridiche che la custodia alternata solleva più frequentemente. Ritiene pertanto che non vi sia necessità di revisione nemmeno in questo caso.
Accompagnamento interdisciplinare per i genitori in procinto di separarsi
Il Consiglio federale ritiene importante promuovere una relazione regolare tra il figlio e i genitori dopo la separazione o il divorzio. Lo Stato deve continuare a consolidare le condizioni quadro che permettono ai genitori di contribuire all’accudimento quotidiano del figlio dopo la separazione. Nei Paesi che danno la preferenza alla custodia alternata questa è connessa alla promozione di metodi alternativi di risoluzione del conflitto tra i genitori.
Anche in Svizzera, alcuni Cantoni offrono ai genitori che si stanno separando un accompagnamento interdisciplinare nel cui quadro gli specialisti coinvolti (giudici, mediatori, operatori sociali) collaborano affinché i genitori possano il più sovente possibile trovare di comune accordo una soluzione conforme al bene del figlio. Ciò favorisce lo sviluppo delle competenze necessarie per ridefinire le modalità di accudimento del figlio. Il Consiglio federale ritiene che questi progetti debbano essere seguiti con attenzione.