“Espressionismo” è oggi comunemente inteso come un movimento tedesco, malgrado in realtà, si sia evoluto all’inizio del 20 ° Secolo da una vivace discussione di artisti tedeschi sul modernismo classico in Francia. “Van Gogh ha incontrato l’arte moderna come un fulmine”, ha scritto un osservatore tedesco sull’influenza del pittore sugli artisti tedeschi di quel tempo,che già Seurat, Signac e il neo-impressionisti,avevano percepito. Seguirono Gauguin, Cézanne e Matisse. Con vere esplosioni di colore hanno risposto gli artisti del “ponte” e il “Cavaliere Azzurro” alle opere dei francesi neoimpressionisti e dei “fauves”.
La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo di Los Angeles County of Art e il Musée des Beaux-Arts di Montreal, mostra nella luce giusta le proporzioni. Mostra come l’espressionismo non sia stato un movimento nazionale, ma piuttosto sia stato creato spiritualmente dallo scambio produttivo con il Cosmopolitismo. Insieme con più di 100 capolavori del modernismo classico e dell’Espressionismo tedesco hanno presentato gli ultimi risultati,ancora poco accertati dalla scienza.