Francesco Benigno presenta a Zurigo il suo primo film come regista. Il tour svizzero proseguirà con le successive proiezioni a Winterthur, Lucerna e Lachen
Per scoprire il colore di un sentimento tanto intenso come il dolore bisogna aver vissuto pienamente, al limite, aver colto tutte le sfumature di una vita in bilico, averne superato gli eccessi, aver toccato il fondo e, magari, averlo superato. Poi la risalita e la rivalsa, così difficili ma non impossibili. Sono queste le premesse con cui Francesco Benigno riesce a rendere sullo schermo il suo personalissimo colore del dolore, attingendo dalla tavolozza autobiografica, l’attore e regista siciliano imprime sugli schermi il suo primo lungometraggio, un autoritratto biografico, volendo mantenere la metafora artistica. “Il colore del dolore” però non è il semplice racconto della propria avventura, la storia del personaggio che dalla realtà avversa è riuscito ad emergere e ha trovato una strada diversa da quelle che la vita gli prospettava. È soprattutto un monito per tutti quelli che ancora oggi vivono una realtà difficile in ambienti degradati, non a caso il film è prodotto dall’Associazione culturale “Mary per sempre”, fondata dallo stesso regista per dare speranza e futuro ai meno fortunati e il cui nome è un riferimento preciso a quel film di Marco Risi che nel 1989 significò la svolta nella vita e quindi nella carriera di Benigno stesso.
Sinossi
Il colore del dolore, racconta la storia di Francesco, un ragazzo di strada che vive di espedienti. Un giorno, Francesco accompagna un amico al casting di un film importante che sarà girato in città e così, quasi per caso, si ritrova anche lui a partecipare alle selezioni. In questa circostanza, Francesco si trova a dover ripercorrere gli eventi salienti della propria vita che lo hanno reso il ragazzo che è. La precoce perdita dell’innocenza a causa di un’infanzia difficile, segnata dal dramma della scomparsa prematura di sua madre e dalle vessazioni di un padre eccessivamente autoritario, lo ha fatto precipitare nel contesto degradato della vita di strada. Gli incontri successivi lo hanno trascinato verso un’adolescenza irruenta e sregolata, che lo ha condotto prima sotto la tutela dei servizi sociali e poi agli istituti correzionali. Adesso Francesco, grazie al cinema, si trova di fronte all’occasione di cambiare completamente la propria vita. Riuscirà a coglierla e a riscattarsi da un destino inesorabile, che sembra essere già stato scritto?
Quando e dove
Francesco Benigno presenterà in anteprima estera il suo film il 9 novembre prossimo presso il Liceo Artistico di Zurigo. La serata a ingresso libero, che rientra anche nell’ampio programma di Zurigo in Italiano, oltre alla proiezione del film in lingua originale e sottotitolato in inglese, prevede la partecipazione dell’attore e regista siciliano e un dibattito moderato da Bruno Indelicato. Quella di Zurigo sarà anche la serata di apertura del tour elvetico che vede Benigno impegnato in diverse tappe:10 novembre, ore 19, Centro Parrocchiale San Francesco, St. Gallerstr. 18, 8400 Winterthur; 11 novembre, ore 18, Wäsmeli Träff, Landschaustrasse 6, 6006 Lucerna; 12 novembre, ore 17, Kath. Pfarreizentrum, Kirchweg 1, 8853 Lachen (SZ).
Redazione La Pagina