Truvada è il nome commerciale del nuovo farmaco vaccino per prevenire l’infezione da virus dell’Hiv in persone sane a rischio
Dagli Stati Uniti giunge una notizia che ha suscitato tante aspettative ma anche molti dubbi. Un gruppo di esperti ha dato parere favorevole (19 contro 3) a Truvada, nome commerciale del farmaco che previene l’infezione da virus dell’HIV nelle persone sane. Il parere degli scienziati è che l’amministrazione Usa dovrebbe approvare e fornire il nuovo medicinale a tutte le persone considerate a rischio: a uomini gay che hanno rapporti con più partner omosessuali e anche ai partner di persone già contagiate e di coloro che sono a rischio di trasmissione sessuale. Nel mese di giugno si esprimerà La Food and drug administration (Fda), l’ente americano preposto alla sicurezza dei farmaci, che in genere tiene conto del parere degli esperti. Per ora, quindi, se ne può solo parlare al condizionale. I vantaggi di Truvada sarebbero tanti. Il primo è che sarebbe il primo medicinale effettivamente efficace e in grado di prevenire l’infezione da immunodeficienza. Siccome è stato concepito per le persone sane – ecco il secondo vantaggio – avrebbe le caratteristiche di un vaccino. Gli studi condotti finora hanno dimostrato che il nuovo medicinale, se preso non regolarmente, riduce tra il 44 e il 73% il rischio di Hiv nei gay maschi sani e anche tra i partner eterosessuali con contagiati di persone che sono invece malate. Se assunto con costanza, l’efficacia sale fino al 90%.
Per completezza d’informazione, aggiungiamo che i costi sono elevati: 14 mila dollari per un anno di terapia. Secondo il direttore del Dipartimento del farmaco dell’Istituto Superiore della Sanità italiana, Stefano Vella, il nuovo farmaco “è certamente un’arma di prevenzione in più per le categorie altamente a rischio, ma non può essere considerata una soluzione che elimini tutti gli altri necessari comportamenti preventivi”. In sostanza, avendo il farmaco la caratteristica della prevenzione, quindi del vaccino – che, appunto, viene somministrato a persone sane per evitare che si ammalino – non è il solo metodo preventivo. C’è anche il preservativo che ha alcuni grossi vantaggi: è sicuro, costa una sciocchezza, è pratico e non ha effetti collaterali. Al contrario, Truvada costa tantissimo e non è efficace al 100%, in più può avere effetti collaterali, ad esempio effetti collaterali sui reni, specie nelle persone di colore, che sono poi quelle maggiormente esposte al rischio. Sono soprattutto i costi quelli che hanno suscitato dubbi e contrarietà nelle associazioni attive nella lotta contro l’Aids. C’è chi ha fatto allusioni ai problemi risolti, che sarebbero più quelli finanziari delle industrie produttrici del farmaco che delle persone sane vaccinate con Truvada per prevenire l’infezione. Insomma, sarebbe una “Truvada” soprattutto per chi lo produce.