Vittorie in rimonta e di carattere per Juventus, Inter e Napoli, restano a punteggio il Milan e la sorpresa Sampdoria, prima sconfitta della Roma, grande inizio della neopromossa Spal
La Juventus può contare sul suo numero 10, Paolo Dybala, giocate da fenomeno e mente del gioco juventino. L’Inter ha nel suo capitano Mauro Icardi il braccio destro in campo del tecnico Spalletti. Contro il Genoa a Marassi per i campioni d’Italia stava per finire come la scorsa stagione, quando presero tre gol subendo una cocente sconfitta. Stavolta non è andata così, nonostante la Juventus si sia ritrovata sotto 0-2 dopo appena 7’. La squadra di Allegri pare abbia imparato la lezione, ha reagito da grande squadra dopo la frustata iniziale e la differenza l’ha fatta Dybala con la sua prima tripletta in Serie A. L’argentino è in un momento di grazia e non sente il peso del 10 sulle spalle. Il Genoa non ha le stesse qualità dello scorso anno, ma la Juventus ha fatto valere la sua superiorità tecnica. Allegri insiste con la stessa Juventus dello scorso anno e punta a rinforzare la difesa (che sbanda) e nel centrocampo regna confusione. I nuovi acquisti dovranno pazientare in una Juventus ancora provvisoria.
L’idea di una nuova Juve, Allegri l’ha rinviata a dopo il calciomercato, in attesa di acquisti da lui indicati. Diversa l’Inter che con Spalletti dà l’idea di essere una squadra mentalmente più solida e con gioco più ordinato e chiaro. La Roma ha dominato, è stata decisamente superiore per 70’, ma è stata sfortunata sul 1-0 colpendo due pali. Un secondo gol avrebbe indirizzato la gara diversamente. L’Inter si sveglia dopo i cambi e le indicazioni di Spalletti (fischiato sonoramente e ingratamente dai tifosi giallorossi) e pareggia con Icardi che quando trova la giornata giusta è travolgente e sa trascinare i suoi. La Roma ha perso le redini del gioco e ha mostrato i limiti di una rosa forse non di livello per competere su tutti i fronti, e si è fatta ribaltare dai nerazzurri, cinici e concreti. Una vittoria pesante in chiave Champions per l’Inter di Spalletti, che ha già dato un’identità alla squadra, mentre di Di Francesco attende risposte dal calciomercato per
A punteggio pieno anche il Napoli che copia la Juventus. In difficoltà per un tempo, spaventato da un’ottima Atalanta in vantaggio con Cristante, nella ripresa viene fuori il vero Napoli e gioca’ di carattere, rimontando con Zielinski, Mertens e Rog. Tre punti sudati, ma d’altronde affrontare la squadra di Gasperini non mai facile. Dopo due gare ai bergamaschi restano due ottime prove e zero punti, ma contro Napoli e Roma ci può stare. Il Napoli quando spolvera il suo gioco è irresistibile e riesce a cambiare le partite e il terzo gol siglato da Rog con un veloce contropiede dimostra che Sarri può contare su tutta la rosa (decisivi i cambi), con i giovani e la qualità di giocatori d’esperienza come Allan. Il Napoli è in salute e in smagliante forma atletica, l’Atalanta deve trovare continuità per tutti i novanta minuti. Resta in scia anche il Milan che ha sofferto più del previsto contro un Cagliari che ha giocato a viso aperto e avrebbe meritato di più se fosse stato più cinico. Il Milan ha trovato la vittoria grazie a una punizione perfetta di Suso che mascherato una prestazione piuttosto della squadra di Montella, nella quale hanno esordito Biglia e Kalinic subentrati in gara in corso. Il tecnico si ritrova due compiti da risolvere: una migliore gestione della gara, perché il Milan ha concesso lo scettro del gioco presto, senza riconquistarlo e dovrà rivedere qualcosa sul piano del gioco soprattutto nel centrocampo.
Si riscatta la Lazio dopo il pari interno con la Spal, che in extremis vince sul campo del Chievo quando la partita si avviava su un giusto pareggio. Un gol capolavoro di Milinkovic-Savic scaccia i fantasmi e riporta serenità e fiducia nella squadra allenata da Simone Inzaghi. Belotti torna goleador e il Torino vola. Lo spettacolare gol in acrobazia spiana la strada al netto successo sul Sassuolo, inesistente in campo. La squadra di Mihajlovic (furioso per il cambio sbagliato di Acquah) si è mossa molto bene negli spazi concessi dall’avversario e verso la fine ha chiuso i conti con Ljajic servito da Iago e rete di Obi su assist di Belotti. Quattro punti e un Belotti capitano in squadra, che è rimasto nonostante le sirene di grandi squadre, sono un promettente inizio. La favola del Sassuolo appare invece al termine e sarà dura restare in A.
Il Bologna rovina la festa per lo storico debutto interno in A del Benevento. Una vittoria di misura grazie al gol di Donsah in una gara costellata di tanti errori sotto porta. Il Benevento inizia la stagione con zero punti e lascia la sensazione di non essere ancora attrezzato per la A, mentre i tre punti del Bologna regalano una partenza ben augurante a Donadoni. Sorprende ancora la Spal che con una prova di carattere e un Borriello ancora in vena di segnare conquista la prima vittoria e si dimostra la squadra più credibile tra le neopromosse. L’Udinese reagisce, am non gestisce il 2-2 ed è rimandata. In crisi la Fiorentina (buono solo il secondo tempo) che perde anche in casa dalla Sampdoria, brava a difendere il doppio vantaggio, che dopo due giornate è a punteggio pieno. Classico 0-0 tra Cosenza e Verona in una gara noiosa.
G.S.
foto: Ansa