Riceviamo e volentieri pubblichiamo la replica del Prof. Emilio Speciale, presidente della Dante Alighieri Zurigo, agli articoli di Antonio Ravi Monica in cui si mettono in discussione le certificazioni CELI E PLIDA
Gentile direttore,
vorrei intervenire per precisare alcuni punti in merito agli articoli apparsi sul suo giornale riguardo alla Certificazione della Lingua italiana della Società Dante Alighieri. Mi sembra innanzitutto una giusta iniziativa quella intrapresa dai suoi collaboratori per fare chiarezza: gli interventi sono pieni di spunti di riflessione, anche perché vengono da persone che vivono in prima linea la situazione, e cioè da insegnanti dei Corsi di Lingua e Cultura. Data la mia funzione di presidente della Società Dante Alighieri di Zurigo vorrei dunque soltanto affrontare quei pochi punti che riguardano la Società, senza soffermarmi su questioni che sono di competenza di chi amministra i Corsi di Lingua e Cultura.
In particolare vorrei chiarire quanto segue:
1. In Svizzera operano autonomamente 19 Società Dante Alighieri, con sedi in diverse città, e solo alcune sedi sono anche centri certificatori. Ogni sede è pertanto una realtà indipendente e parlare in generale è errato.
2. Fra la Dante di Zurigo (che da più di 100 anni svolge un ruolo fondamentale nella diffusione della lingua e della cultura a Zurigo, e non vende certamente fumo) e il Casli era attiva, in passato, una convenzione per l’amministrazione degli esami Plida Juniores. Per quanto ne so, trattandosi di vicende anteriori alla mia presidenza, era precisamente il sostegno del Casli che permetteva di offrire gli esami Plida Junores in forma gratuita alle studentesse e gli studenti. A partire dal 2008 la convenzione non è più stata rinnovata. A maggior ragione, dunque, e i vostri articoli dicono il vero, è oggi responsabilità dei singoli studenti e studentesse decidere se svolgere o meno un esame a pagamento. Tengo però a sottolineare che non è la Sede di Zurigo a svolgere gli esami Plida Juniores a cui si fa riferimento: la nostra sede non impone a nessuno (né genitori né studenti) la certificazione, né si avvale della collaborazione dei docenti Casli per la raccolta diretta di iscrizioni. Chi vuole fare gli esami alla Dante di Zurigo deve iscriversi individualmente online: la nostra sede non ha alcun rapporto privilegiato né con gli insegnanti né con l’amministrazione dei Corsi, e ciò garantisce la trasparenza dell’offerta.
3. Gli esami di cui si parla negli articoli e quelli proposti agli studenti dei Corsi sono gli esami Plida Juniores (per ragazzi dai 13 ai 18 anni) e non gli esami Plida «maggiori». La Sede Centrale della Dante Alighieri di Roma, nel regolamento degli esami Plida che si può leggere sul sito www.ladante.it, distingue chiaramente i certificati Juniores (che servono ai giovani per misurare la loro conoscenza della lingua, soprattutto dunque per motivi personali) dai «maggiori» che hanno uno statuto diverso in quanto, per alcune convenzioni con lo Stato Italiano, sono riconosciuti ad es. per l’iscrizione alle università italiane oppure come attestato di conoscenza della lingua italiana per il mondo del lavoro.
4. Pure se con questo statuto minore, gli esami Juniores possono risultare utili per far misurare i bambini e le bambine con la loro conoscenza dell’italiano e creare un legame affettivo con la nostra lingua: alla Dante di Zurigo noi consigliamo tuttavia – soprattutto alle e agli adolescenti delle ultime classi (17-18 anni) – di misurarsi direttamente con il Plida «maggiore».
5. Infine: tutta la certificazione, juniores e maggiore, è indirizzata a persone che non sono di madrelingua, come chiaramente si legge nei regolamenti della Sede Centrale. Per poter accedere all’esame, si dovrebbe addirittura presentare una dichiarazione nella quale si certifica di non essere di madrelingua italiana e/o di non avere un titolo di studio rilasciato da scuole superiori italiane. Se i bambini e le bambine dei Corsi possano veramente dirsi “stranieri” è un argomento che lascio al dibattito avviato dagli insegnanti intervenuti sulle pagine del suo giornale.
Cordiali saluti
Emilio Speciale
Presidente della
Dante Alighieri di Zurigo
Gentile Prof. Speciale,
la ringrazio per il contributo che trovo illuminante e condivisibile. Solo alcune precisazioni che, come giustamente scrive, non riguardano lei e la Dante, ma i Corsi:
1. Ogni decisione relativa alla certificazione (PLIDA e CELI) nei Corsi di Lingua e Cultura è stata presa in collegio docenti, quindi da docenti MAE (ministeriali). Solo Collegio docenti, Dirigente scolastico e Console hanno potere decisionale su questioni didattiche ed educative.
2. Come scrive il Prof. Petta, la sperimentazione delle certificazioni ebbe avvio su proposta dell’Ambasciata, in forma gratuita e senza contributi CASLI. In seguito lo stesso Ente aiutò le famiglie con una partecipazione alla quota dell’esame (fino al 2008).
3. I pochi docenti CASLI che, con troppo ardore, hanno promosso la certificazione PLIDA, sono un’esigua minoranza che da troppo tempo si lascia passare per corposa maggioranza (i docenti che si sono esposti su questo giornale, contro la certificazione ai madrelingua, sono docenti CASLI: Paola Frezza e Gerardo Petta).
Cordiali saluti
Antonio Ravi Monica
1 commento
Un caro saluto al Prof. Speciale, dallo stile sempre impeccabile e dai contenuti coinvolgenti. Articolo molto bello e puntuale.