È lutto nel mondo della moda per la scomparsa di Wanda Ferragamo all’età di 96 anni
Rimasta vedova a 38 anni e con sei bambini, era stata lei a prendere in mano le redini dell’azienda trasformandola in una delle maison più lussuose e più affermate fino a passare il comando ai figli e, in particolare a Ferruccio, presidente odierno del marchio.
È stata una delle donne imprenditrici in Italia di maggior successo. Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine la ricorda cosi: “una grande donna e madre, piena di saggezza ed è stata un esempio pazzesco per tutti”.
Il marito Salvatore, partì dall’Irpinia – Bonito – per emigrare in California nel 1915 con la passione di creare calzature nata dopo aver confezionato modelli per le sue sorelle. Diventò in pochi anni il calzolaio delle stelle di Hollywood realizzando le scarpe per le dive più famose. Tornato in Italia nel 1927 scelse Firenze come sede che all’epoca era la capitale italiana
prestigiosa dell’artigianato manifatturiero in pelle.
Dopo un fallimento per bancarotta, il titolare si rimboccò le maniche e negli anni ’50 la sede del palazzo a Firenze divenne meta di attrici del cinema, del jet set internazionale e anche delle famiglie reali che acquistavano le sue creazioni considerate di ottima qualità e inventiva. Una sua citazione ne riassume lo stile: “Non vi è limite alla bellezza, né grado di saturazione per l’immaginazione creativa; così come infinita è la varietà dei materiali che un calzolaio può impiegare per decorare i suoi modelli”. Le sue idee furono indossate da attrici come l’iconica Marilyn Monroe di cui Ferragamo sembra alludere descrivendo il prototipo delle donne che calzano le sue scarpe: “La misura del piede mi rivela il carattere di chi lo possiede. Ho suddiviso le donne che sono venute da me in tre categorie: le Cenerentole, le Veneri e le Aristocratiche… La Venere è generalmente molto bella, affascinante e sofisticata, eppure dietro il luccichio esterno si cela spesso una donna di casa amante delle cose semplici; poiché queste due caratteristiche sono contraddittorie, la Venere è spesso incompresa: la si accusa di amare troppo il lusso e le frivolezze”. Marilyn però non conobbe mai lo stilista perché acquistava le sue scarpe direttamente nel negozio di Park Avenue a New York o se le faceva comprare in Italia. Fu, in ogni caso una cliente fedele che rese celebre le sue decolletè tacco a spillo alto 11 centimetri. Il calzolaio prodigioso creò scarpe anche per Sofia Loren e Greta Garbo di cui si racconta che entrò in negozio calzando un paio di sandali dalle suole di corda, dichiarando: “non ho scarpe e voglio camminare”. E Ferragamo confezionò per lei una serie di calzature a tacco basso tra cui un sandalo allacciato alla caviglia in vitello rosso che le piacque particolarmente.
Solo un paio di anni fa l’azienda dichiarava quasi 1,5 miliardi di fatturato sia in pelletteria che abiti confermando di essere ai vertici del mercato della moda. Intanto, dopo la scomparsa del presidente onorario si specula già in borsa paventando una cessione del marchio e in questo caso, il titolo vola in borsa.