Sconti per interventi che riducono lo spreco energetico ed incentivi per chi demolisce e ricostruisce
Il super bonus per garantire l’efficientamento energetico si allarga: si può chiedere anche per le seconde case, villette a schiera incluse, e vana anche per il Terzo settore. Gli incentivi poi potranno essere chiesti anche da chi demolisce e ricostruisce la propria abitazione. Niente da fare, invece, per le abitazioni più lussuose, per le ville e per i castelli. Soddisfatta parzialmente Confedilizia, che punta il dito contro l’esclusione dalle agevolazioni «di alcune categorie di abitazioni impropriamente considerate di lusso, che sarebbe addirittura devastante se riguardasse gli interventi sulle parti comuni del condominio». Il Parlamento, seppure lentamente, continua dunque a lavorare alle modifiche al Di Rilancio: la commissione Bilancio della Camera punta a chiudere i lavori entro giovedì, dopodiché il testo passerà in Aula e successivamente all’esame del Senato. Ma sarà blindato.
Intanto fa un passo avanti l’assegno unico universale per i figli: arriva in Aula a Montecitorio la proposta di legge, aprirne firma Delrio, tassello del Family Act della ministra Elena Bonetti. “Un primo passo importante, noi non ci fermiamo qui», sottolinea la titolare della Famiglia. Molte delle novità attese, in cima le misure per garantire il sostegno all’occupazione. Dovrebbero confluire in provvedimenti allo studio del governo: si spazia dal pacchetto semplificazioni alla richiesta per un ulteriore scostamento di bilancio. È stato il viceministro all’Economia Antonio Misiani a ribadire, davanti ai deputati riuniti in commissione, l’obiettivo dell’Esecutivo di introdurre, con il prossimo decreto di metà luglio, «forme di incentivazione» all’occupazione per «riportare al lavoratore le persone che oggi sono in cassa integrazione». Si tratta di mettere in campo interventi che includano «una proroga degli ammortizzatori sociali-Covid e del connesso divieto di licenziamento» ma anche «strumenti di incentivazione rivolti alle imprese per accelerare il riassorbimento della forza lavoro». Il decreto rilancio senza alcun dubbio trattasi di un provvedimento notevolmente incisivo per il settore immobiliare, speriamo non sia la solita propaganda politica fatta solo di chiacchiere e di stanziamenti di cui poi solo pochi “amici” ne beneficeranno.