A soffrirne 350 milioni di persone nel mondo
Secondo uno studio internazionale pubblicato sulla rivista specializzata Lancet e condotto dal ricercatore della Oxford University Andrea Cipriani, con la collaborazione di altri studiosi americani, francesi, tedeschi e giapponesi, i farmaci antidepressivi sarebbero molto efficaci nei pazienti che li assumono con regolarità. La ricerca ha analizzato i dati di 522 lavori condotti su 116.477 persone e ha dimostrato che i 21 antidepressivi esaminati, quelli più comuni, sono più efficaci nel ridurre i sintomi di depressione acuta rispetto alle pillole placebo.
In particolare, la ricerca ha evidenziato come alcuni principi attivi come agomelatina, amitriptilina, escitalopram, mirtazapina, paroxetina, venlafaxina e vortioxetina, si siano rivelati quelli più efficaci. Secondo alcune stime dell’Organizzazione mondiale della Sanità, nel 2015 350 milioni di persone nel mondo hanno sofferto di depressione. In Italia, stando ai dati dell’Istituto superiore di sanità, a soffrirne sono 3,7 milioni di persone. Si tratta di un disturbo che colpisce prevalentemente le persone adulte, soprattutto le donne, anche se negli ultimi anni è aumentato anche il numero di uomini che chiedono aiuto agli psicologi per contrastare il sempre più diffuso ‘mal di vivere’.
I trattamenti possono essere farmacologici e non ma, a causa di risorse inadeguate, la patologia viene affrontata più frequentemente con cure a base di antidepressivi piuttosto che attraverso percorsi di interventi psicologici. Secondo gli autori dello studio molte più persone potrebbero trarre beneficio dagli antidepressivi. Solo in Inghilterra sono state 64,7 milioni le prescrizioni di antidepressivi nel 2016, più del doppio dei 31 milioni del 2006, eppure c’è ancora dibattito sull’efficacia di questi farmaci che secondo alcuni non sarebbero diversi o migliori di un placebo.
Secondo Cipriani, che dopo 10 anni come docente di psichiatria all’Università di Verona è adesso alla Oxford University, “questo studio è la risposta definitiva ad una controversia di lunga data sugli antidepressivi. Abbiamo scoperto che gli antidepressivi più comunemente prescritti funzionano per la depressione da moderata a grave, e penso che questa sia un’ottima notizia per pazienti e medici”. Dello stesso parere anche Carmine Pariante del Royal College of Psychiatrists: “Questa metanalisi dimostra chiaramente che questi farmaci funzionano per risollevare l’umore e aiutare la maggior parte delle persone che soffrono di depressione. È importante sottolineare che il documento analizza dati inediti di proprietà delle società farmaceutiche, e mostra che il finanziamento degli studi da parte di queste aziende non influenza i risultati”.
Anche se lo studio non lascia dubbi sull’efficacia degli antidepressivi, questo non significa però che debbano essere l’unica, o la prima, forma di trattamento: “I farmaci dovrebbero sempre essere considerati insieme ad altre opzioni, come le terapie psicologiche, laddove disponibili”, precisa infatti Cipriani.