Secondo il rapporto i risultati principali rivelano che più di tre quarti delle donne e degli uomini tra i 18 e gli 80 anni hanno un rapporto di coppia, ma anche il matrimonio rimane molto diffuso, infatti, quattro quinti delle persone che vivono nella stessa economia domestica con il proprio partner di sesso diverso sono sposate
Sotto il titolo “Al cuor non si comanda: apprezzati i rapporti di coppia e il matrimonio” l’Ufficio federale di statistica UST ha pubblicato i risultati dell’indagine sulle famiglie e sulle generazioni 2013 con sguardo particolare ai rapporti di coppia.
Il matrimonio
È interessante che spesso le coppie che hanno figli e convivono sono sposate, secondo il rapporto solo una piccola percentuale delle coppie che convivono hanno figli in comune e non sono sposate: infatti soltanto il 5% delle donne e degli uomini tra i 25 e gli 80 anni che convivono da almeno due anni con il/la proprio/a partner e hanno figli in comune non è sposato. Anche le coppie senza figli in comune sono generalmente sposate; in questo caso, però, la quota di persone non sposate è nettamente maggiore (41%).
Età, formazione e nazionalità
Generalmente la differenza di età nelle coppie è relativamente contenuta, nella maggior parte delle coppie nelle quali entrambi i partner hanno almeno 25 anni, l’uomo ha almeno due anni in più della donna. Soltanto in un caso su dieci raggiunge o supera i 10 anni, nel 9% dei casi è l’uomo a essere più vecchio, nell’1% dei casi la donna.
Oggigiorno anche per quanto riguarda il livello di formazione le coppie sono omogenee, si legge nel rapporto. In sei casi su dieci entrambi i partner hanno lo stesso livello di formazione. Da qualche decennio a questa parte sono in aumento le coppie nelle quali la donna ha una formazione superiore a quella dell’uomo. Con il 12%, costituiscono però sempre una minoranza. Nello stesso arco di tempo è aumentato anche il numero di coppie nelle quali i partner hanno origini diverse. In quasi un terzo dei casi uno dei partner è cittadino svizzero dalla nascita e l’altro è straniero, oppure entrambi sono di nazionalità straniera e non sono nati nello stesso Paese.
Rara la convivenzatra le coppie giovani
Soprattutto i più giovani che hanno un rapporto di coppia non convivono, ma vivono in abitazioni diverse. Tra i 18 e i 24 anni questo vale per ben il 74%, tra i 25 e i 34 anni si tratta del 19% delle coppie. Tra le donne e gli uomini di 35 anni o più, la quota di persone che hanno un partner ma non convivono raggiunge quasi il 10%. Nell’indagine si chiedeva anche perché le coppie scelgono di non convivere e risulta che il motivo principale è l’indipendenza. Hanno un ruolo importante anche aspetti professionali e finanziari. Oltre la metà delle persone che non vivono con il proprio partner impiega al massimo mezz’ora per recarsi dal partner. La gran parte (84%) delle coppie con abitazioni separate si incontra almeno una volta alla settimana.
Le donne responsabili per le spese ordinarie
Il rapporto ha coinvolto anche aspetti domestici, ovvero le decisioni in merito alle spese. Nella maggior parte delle coppie i due partner prendono più o meno con la stessa frequenza decisioni in merito alle spese straordinarie, alla vita sociale e alle attività del tempo libero. Costituiscono un’eccezione le spese ordinarie, per le quali nella metà delle coppie è solitamente o sempre la donna a decidere. Sono rari i casi in cui è solitamente o sempre l’uomo a prendere decisioni.
Quali ruoli all’interno della coppia?
Per quanto concerne la ripartizione dei ruoli all’interno della coppia è decisiva la presenza o meno di figli nella stessa economia domestica. Nel 61% delle coppie con figli nelle quali entrambi i partner hanno tra i 25 e i 54 anni, a decidere in merito a spese ordinarie è principalmente la donna, mentre nelle coppie senza figli tale quota si attesta al 36%. Per quanto riguarda le decisioni in merito a spese straordinarie, nelle coppie con figli la quota di donne che decidono principalmente da sole è del 20%, contro il 13% nelle coppie senza figli. Nell’ambito della vita sociale e delle attività del tempo libero tali quote sono pari al 18% rispettivamente 10%.
Litigi sull’educazione dei figli, sui lavori domestici e…
sul tempo libero
I litigi più frequenti tra partner sono legati all’educazione dei figli e ai lavori domestici. Anche l’organizzazione del tempo libero porta relativamente spesso a contrasti. Nelle economie domestiche composte da una coppia con figli le divergenze di opinioni sono più frequenti. Ciò vale ad esempio per i lavori domestici: la quota di coppie che hanno discussioni qualche volta, spesso o molto spesso è del 45% nelle economie domestiche con figli e del 38% in quelle senza figli.
Con l’età diminuisce anche il numero di nuove relazioni, in particolare per le donne
Nonostante negli ultimi decenni i rapporti di coppia siano diventati più instabili, la maggioranza delle persone (il 54% tra i 25 e gli 80 anni) vive ancora con lo stesso o la stessa partner con il quale ha iniziato la convivenza.
La probabilità di tornare a convivere con un nuovo partner o una nuova partner dopo lo scioglimento di una prima relazione è inversamente proporzionale all’età e varia a seconda del sesso. La quota di persone che al termine della prima relazione avevano tra i 25 e i 34 anni e che cinque anni dopo convivono nuovamente con un partner è simile per uomini e donne (76% delle donne e 84% degli uomini).
Per quanto concerne le persone che al termine della prima relazione avevano tra 35 e 54 anni oppure tra 55 e 80 anni, si nota invece una marcata differenza tra i sessi. Le donne vivono più spesso da sole: mentre dopo cinque anni gli uomini che convivono nuovamente con una partner sono il 66% (35-54 anni) rispettivamente il 30% (55-80 anni), nel caso delle donne le quote si attestano al 40% rispettivamente 3%.
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Fonte dati: UST
Foto: ANSA