Anche il Natale ha i suoi “haters”!
Ci siamo, siamo entrati nel periodo rosso, quello dove salutare qualcuno con “buone feste” non solo è concesso, ma anche benaccetto! Nel pieno della prima settimana di dicembre dobbiamo fare i conti con quello che questo lunghissimo periodo festivo ha da proporci: una maratona di obblighi, eventi e ricorrenze. Ma non tutti vivono questo periodo magico dell’anno con l’enfasi giusta, più che altro lo subiscono senza possibilità alternativa. Anche perché, c’è poco da fare, i negozi sono un tripudio di lucine e addobbi scintillanti; i mercatini di legno spuntano negli angoli più impensabili in qualsiasi quartiere della città, anche il più sperduto; per le strade gli odori dei dolci, delle bevande fumanti sovrastano quello più sgradevole dello smog; parenti e amici, solerti, ci assilleranno con la fatidica domanda: “cosa fai per le feste?”.
È così: se non vuoi far festa, la festa vorrà te. Ma questa forzatura può anche farci vivere questo momento come una fonte di ansia e stress, un malessere che potrebbe essere riconosciuto anche a livello ufficiale. Già attraverso uno studio realizzato da un’equipe dell’università di Copenaghen e pubblicato sul British Medical Journal, è stato riconosciuto che nel nostro cervello manca Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
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