In mezza Europa, tra partite di calcio sospese, blitz delle forze speciali alla ricerca di presunti terroristi e cellule nascoste, e dopo i terribili attentati a Parigi per i cittadini europei conta soprattutto una cosa: la sicurezza! Ci chiediamo se siamo sicuri, se governi e forze dell’ordine possono veramente proteggerci. Intanto il messaggio dall’Italia e dalla Svizzera è abbastanza chiaro: “il terrore vuole snaturarci ma non ci piegheremo”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e anche la presidente del Consiglio federale, Simonetta Sommaruga, in una conferenza stampa, sugli attentati a Parigi ha detto: “siamo tutti d’accordo, non possiamo accettare queste azioni. Gli attentati nuocciono alla nostra sicurezza, non lo possiamo accettare. Difenderemo insieme la nostra libertà”. Sommaruga ha anche dichiarato che “la sicurezza al 100% non c’è. Proviamo nei confronti di queste azioni crudeli una certa impotenza”.
“Dobbiamo garantire sicurezza ai nostri concittadini – ha detto ancora Mattarella – senza rinunciare alle libertà conquistate, affrontare il fanatismo e l’estremismo con assoluta fermezza, e promuovere il dialogo fra le culture e la tolleranza”.
Inutile dire quante teorie e strategie sono stati oggetti di discussione in televisione, sui giornali e online nei giorni scorsi, è chiaro che da un lato bisogna proteggere i cittadini, dall’altro bisogna combattere il terrorismo, ma come? “Ci sono indizi che l’ondata di profughi venga usata da criminali per raggiungere l’Europa. Dagli attentati è stato aumentato il controllo alle frontiere verso la Francia – ha dichiarato Sommaruga – Un controllo senza lacune dei passaggi del confine non è possibile. Nessuno Stato può sconfiggere il terrorismo da solo”. In Italia sono aumentate le misure di sicurezza nelle principali città italiane, a Roma e in Vaticano sono stati rafforzati tutti i servizi di vigilanza e sicurezza, dopo gli allarmi su possibili attentati a importanti luoghi di culto e di aggregazione. In particolare una segnalazione del Fbi che indica come possibili obiettivi San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala a Milano.
“Non sottovalutiamo nessun pericolo” e “stiamo intensificando ogni tipo di controllo e cercando di usare anche tutti gli strumenti innovativi, anche perché la tecnologia ci aiuta a mappare le persone pericolose”, ha invece dichiarato Renzi sull’azione di contrasto al terrorismo, in un’intervista a SkyTg24. “Escludo nel modo più categorico una modifica costituzionale su questi temi” della sicurezza e del contrasto al terrorismo, ha continuato Renzi. “Non credo che la priorità siano leggi speciali. Non escludo però modifiche normative” per rafforzare l’azione dell’intelligence. (Vedi pag. 4)