Da una fotografia potremmo sapere quanto tempo vivremo
La conoscenza della durata della vita di ognuno di noi è una di quelle cose che, pur facendoci molta paura, ci piacerebbe scoprire. Non pochi studi, ricerche e quant’altro sono dedicati a questo settore: bisogna conoscere il proprio “nemico” se vogliamo sconfiggerlo! E il nemico in questione è il tempo perché tutti vorremmo in qualche modo riuscire a dominarlo, per scoprirne i trucchi e magari usarli a nostro favore. È per questo che si cerca di contenere il processo di invecchiamento, rimanendo il più possibili giovani, perché abbiamo l’impressione che rimanendo giovani si allontani il più possibile la fine. Sulla longevità gli scienziati dicono che la chiave per prolungare la vita sana risiede nel concentrarsi sull’invecchiamento anziché sulle malattie legate all’invecchiamento. Infatti, sono proprio i segni dell’invecchiamento che potrebbero svelarci quanto ci manca da vivere. Quindi prestiamo ben attenzione a rughe, macchie del viso, colorito, parti più o meno cadenti: potrebbero essere gli indicatori della durata della nostra vita! La notizia arriva direttamente dall’America dove due studiosi, Jay Olshansky, biostatistico della università dell’Illinois di Chicago e Karl Ricanek, informatico della university of North Carolina, hanno ipotizzato un sistema di riconoscimento facciale basato su una semplice fotografia e complicati algoritmi. Partendo da uno scanner per il riconoscimento facciale, quello usato, per esempio, dalle polizie di tutto il mondo per identificare i criminali i due ricercatori avrebbero messo a punto una serie di complicati algoritmi che al momento sono in grado di stabilire l’età che si dimostra, ma non quella biologica, grazie, proprio, all’analisi di una fotografia. In una intervista al Washington Post, Jay Olshansky, il ricercatore che ha avuto l’idea di partenza, ha anticipato i risultati preliminari del progetto, pare infatti che per adesso il sistema svela quanti anni si dimostrano davvero e spesso sentenzia uno scarto anche di 10 anni in più dall’età biologica ma l’obiettivo futuro e svelare la longevità e lo studioso punta ad aumentare il proprio archivio di fotografie raccolte fino ad oggi anche attraverso il suo sito “Face my age”. “Sappiamo che alcune persone tendono a invecchiare più rapidamente di altre. E sappiamo anche che i figli di persone con una senescenza più lenta tendono a vivere più a lungo rispetto ad altre”.
Secondo lo studioso “Il viso rispecchia le cattive abitudini che influenzano lo stato di salute delle presone, come il fumo di sigaretta che incide sulle rughe della bocca, il consumo di alcol che altera la pelle del naso, l’esposizione al sole che stimola la formazione di macchie e rughe fitte, così come lo stress”. Attraverso una serie di puntini e linee, ricamati dal programma del computer sulle fotografie dei visi analizzati descrive una mappa e sentenzia il grado di invecchiamento del viso. “Gli algoritmi considerano anche il sesso e il gruppo etnico del soggetto – spiega Olshansky – in generale la pelle bianca invecchia prima della nera, e le donne più degli uomini perché hanno una diversa distribuzione del grasso sottocutaneo e dei vasi sanguigni”. Il sito web che hanno lanciato i due studiosi, invita chiunque nel mondo a presentare una fotografia attraverso cui potrà fornire un unico dato – la loro età apparente – ma man mano che la ricerca diventerà più raffinata, dovrebbe essere in grado di assegnare le età percepite in diverse parti del viso, Olshansky detto.
I ricercatori sperano in un gran numero di persone – almeno 10.000 o 20.000, ma preferibilmente più – che decidano di presentare foto e informazioni biografiche di base in cambio di un feedback su quanto velocemente si sta invecchiando e che cosa questo significa per le loro prospettive di longevità.“Immaginate di prendere l’iPhone e scattare una selfie e metterlo sul nostro sito web e scoprire che i tuoi occhi sono quelli di un 50enne, le tue labbra sono quella di un 70enne, le tue guance sono quelle di un 50enne”, ha spiegato Ricanek. Il sistema che Olshansky e Ricanek stanno mettendo a punto analizza rughe, macchie scure, solchi intorno al naso, linee intorno alla bocca, labbra secche e colorito del viso. A questi si vanno ad aggiungere altri parametri del tipo razza, sesso, livello di istruzione e ‘cattive’ abitudini come il fumare e il bere alcolici. Certo, non si è ancora in grado di predire la durata della vita di un individuo, però il lavoro comprende esplorare i limiti della longevità umana, rallentare l’invecchiamento e studiare la salute e le implicazioni politiche pubbliche dell’invecchiamento individuale e della popolazione. Inoltre potrebbe metterci in guardia su cattive abitudini che accelerano il nostro processo di invecchiamento.