Nella seduta del 27 maggio 2020, il Consiglio federale ha approvato le modifiche di varie ordinanze in materia di derrate alimentari, che vengono armonizzate con le disposizioni in vigore nell’Unione europea. Sono state introdotte la caratterizzazione «senza OGM» per gli alimenti di origine animale e una nuova regolamentazione delle quantità massime di vitamine e minerali. È inoltre stata stabilita l’ammissibilità dell’uccisione degli animali in azienda e al pascolo. Le modifiche entreranno in vigore il 1° luglio 2020
La revisione delle ordinanze in materia di derrate alimentari mira a garantire la protezione della salute dei consumatori e, grazie all’armonizzazione della legislazione svizzera con quella dell’Unione europea (UE), contribuirà a ridurre gli ostacoli al commercio.
L’ordinanza sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr) contiene modifiche nel campo dell’ingegneria genetica. Se non sono state utilizzate piante foraggere geneticamente modificate per nutrire gli animali, le derrate alimentari di origine animale saranno contrassegnate con la dicitura «senza OGM» (senza organismi geneticamente modificati). Questo aiuterà i consumatori a compiere scelte mirate e consapevoli. Inoltre, la procedura di autorizzazione per le sostanze prodotte da microrganismi geneticamente modificati (ad es. gli enzimi per la produzione di derrate alimentari) sarà adeguata a quella dell’UE.
Nuovi livelli massimi di vitamine e minerali
Per garantire una migliore protezione della salute, la revisione ridefinisce l’impiego di vitamine e minerali nelle derrate alimentari. Le quantità massime di sostanze nutritive che possono avere effetti negativi sulla salute se assunte in dosi eccessive (ad es. lo zinco) sono state notevolmente ridotte. Per altre sostanze nutritive, non critiche, come la vitamina B1, non saranno più stabiliti livelli massimi.
Altre modifiche riguardano la caratterizzazione dei metodi di produzione vietati in Svizzera. In futuro, questi dovranno essere indicati nello stesso campo visivo della denominazione specifica, ad esempio nel caso delle uova di galline in batteria.
Chiara regolamentazione per l’uccisione in azienda e al pascolo
Sono ora possibili l’«uccisione al pascolo» e l’«uccisione in azienda» per la produzione di carne. La revisione disciplina l’uccisione, ovvero lo stordimento e il dissanguamento degli animali nell’azienda di origine: sarà possibile uccidere gli animali nell’azienda d’origine o al pascolo per evitare loro uno stress inutile causato dal trasporto e dall’ambiente insolito. Le fasi successive devono essere eseguite in un macello autorizzato delle vicinanze, così da garantire che il processo di macellazione sia svolto nel rispetto delle norme igieniche.
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