Scontri con la polizia durante la manifestazione a sostegno di Theo, il ragazzo picchiato e sodomizzato da quattro agenti
Centinaia di persone hanno manifestato davanti al palazzo di giustizia di Bobigny, nella banlieue di Parigi, in sostegno al giovane Theo, il ragazzo brutalizzato da quattro agenti della polizia a Aulnay-Sos-Bois. Tra le voci e i manifesti “Giustizia per Theo” è uno degli slogan scanditi dai manifestanti. Sono scesi in strada per gridare a gran voce il sostegno per questo giovane ragazzo che adesso si trova ricoverato in ospedale a causa delle lesioni subite.
Per la manifestazione sono state mobilitate almeno 20 camionette della polizia e cordoni di agenti in tenuta antisommossa ma i manifestanti non ci stanno e si rivolgono proprio contro chi dovrebbe difenderli, contro chi dovrebbe garantirgli la sicurezza: “Polizia dappertutto, giustizia da nessuna parte” si legge in uno dei tanti cartelli esibiti dai manifestanti.
La tensione è alta e non ci vuole molto finché gli scontri tra polizia e manifestanti diventano tangibili. Così, intorno alla 18:00, al termine della manifestazione per Theo è salita la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Poco prima, un gruppo di ragazzi aveva cercato di forzare la passerella che porta al palazzo di giustizia, bloccati da un muro di agenti in assetto antisommossa.
Incendiata una camionetta della radio RTL e gli scontri si sono verificati anche nella vicina stazione del metro con cariche della polizia e fumogeni.
La storia di Theo
Lo scorso giovedì 2 febbraio la polizia francese arresta dei presunti spacciatori attivi ad Aulnay-sous-Bois, nella periferia di Parigi. Tra questi Theo, un giovane di 22 anni che oppone resistenza all’arresto scatenando in questo modo una brutale sequenza di violenza da parte delle forze dell’ordine.
Secondo la Procura, durante la retata gli agenti hanno usato gas lacrimogeni e lo sfollagente telescopico. Ma non si sono limitati a questo: gli agenti non solo lo avrebbero picchiato ma anche sodomizzato.
In modo particolare la violenza avvenuta tramite l’introduzione di un bastone estensibile nell’ano è stata perpetrata da uno dei quattro poliziotti sotto accusa. “Ci hanno ordinato di restare in piedi contro il muro, l’ho visto con il suo manganello”, ha spiegato il giovane, che ha poi raccontato in tv nel dettaglio la violenza subita e ha denunciato di aver subito successivamente insulti a sfondo razziale in un’auto della polizia.
L’atto è stato talmente aggressivo che Theo ha subito delle lesioni tali che lo hanno costretto a subire un intervento. I medici gli hanno prescritto fino a 60 giorni di convalescenza. Per questo agente l’accusa è di violenza sessuale, mentre gli altri tre sono accusati di violenza volontaria. Il ministero dell’Interno francese ha annunciato la sospensione dei quattro agenti.
La visita di Hollande
Il giovane Theo che ha subito la violenza da parte degli agenti ha ricevuto la visita del presidente francese François Hollande. Dal suo letto di ospedale per le gravi lesioni riportate esortava i giovani della sua città che manifestano in suo sostegno a “non fare la guerra” e rimanere “uniti” senza provocare ulteriori scontri. È lo stesso presidente francese François Hollande a riferirlo dopo averlo visitato.
Durante l’incontro Theo ha ringraziato molto il Presidente per il suo gesto e ha voluto lanciare “un messaggio da far passare alla mia città. Ho sentito quello che sta succedendo in questo momento”, ha detto riferendosi alle manifestazioni, “io amo molto la mia città, e vorrei ritrovarla come l’ho lasciata, per favore”. “Quindi ragazzi, non fate la guerra, siate uniti e abbiate fiducia nella giustizia, che sarà fatta”.
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foto: Ansa