Che i ricchi siano più avari degli altri è un cliché, lo dimostra uno studio recente, i più avari sono quelli della classe media
Ci sono numerosi studi intorno al comportamento sociale di persone di diverse classi sociali, con l’Istituto tedesco SOEP e il programma internazionale ISSP, è possibile accedere a dati dal 1984 di oltre 38’000 intervistati di 50 paesi diversi.
Lo studio è stato condotto dagli psicologi Martin Korndörfer, Boris Egloff e Stefan Schmukle nel 2010. Il team dell’Istituto SOEP voleva sapere da oltre 9’000 famiglie tedesche se nell’anno precedente avevano fatto delle donazioni a scopo sociale, culturale o religioso e oltre la metà delle famiglie ha affermato di aver fatto una donazione.
I risultati avevano dimostrato che il numero di famiglie che hanno fatto una donazione saliva insieme alla loro posizione sociale, l’80% delle famiglie ricche hanno fatto una donazione, ma anche il 25% delle famiglie più povere ne hanno fatte. Considerando le cifre di donazioni, da questo studio risulta che i ricchi siano più generosi.
Il SOEP ha paragonato i dati tedeschi con dati degli Stati Uniti, trovando lo stesso risultato. Tra il 2005 e il 2011 il SOEP ha interrogato i partecipanti sul proprio impegno sociale, non monetario, ma attraverso ad esempio un impegno di volontariato. Ancora una volta i ricchi sembrano essere i più impegnati socialmente ed è così che gli autori dimostrano che l’avarizia dei ricchi è solo un cliché.
Bisogna però sottolineare un fatto che riguarda le famiglie più povere, se si paragonano le classi sociali, si impegnano di più le famiglie ricche, ma anche quelle più povere, chi delle famiglie povere fa una donazione, dona, considerando la situazione, più degli altri. Chi invece dona molto poco sono le classi medie.