Confederazione e Cantoni prolungano fino al 2021 il piano d’azione per la donazione di organi
Il piano d’azione “Più organi per i trapianti” è prorogato fino al 2021. Lo ha deciso il “Dialogo sulla politica nazionale della sanità”, di Confederazione e Cantoni. Inoltre Confederazione e Cantoni hanno avuto uno scambio di vedute in merito al nuovo disciplinamento dell’autorizzazione dei medici che esercitano nel settore ambulatoriale e sulle misure per contenere i costi della salute.
Nel 2013 Confederazione e Cantoni hanno avviato il piano d’azione “Più organi per i trapianti”, con l’obiettivo di aumentare il numero di donazioni di organi da circa 13, dato del 2013, a 20 donatori per milione di abitanti. Visto che non è stato possibile attuare completamente tutte le misure del piano d’azione, il “Dialogo sulla politica nazionale della sanità” ha deciso per la prosecuzione dello stesso fino alla fine del 2021.
Nell’incontro della scorsa settimana è stato affrontato il nuovo disciplinamento delle autorizzazioni dei medici che esercitano nel settore ambulatoriale a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. In merito il Consiglio federale ha licenziato un messaggio all’attenzione del Parlamento. Per evitare un’offerta eccedentaria di prestazioni, i Cantoni introdurranno limiti massimi per i settori specialistici e in determinate regioni. Essi concordano con questa nuova regolamentazione che nell’estate 2019 sostituirà la limitazione provvisoria delle autorizzazioni.
Cos’è il piano d’azione “Più organi per i trapianti”
Dal 2013, la Svizzera con il piano d’azione “Più organi per i trapianti” ha introdotto varie misure per aumentare il numero delle donazioni di organi. In quell’anno si era registrato un tasso di donazioni di organi dopo la morte di 13,7 persone per milione di abitanti, che sarebbe dovuto aumentare a 20 entro la fine del 2018 grazie al piano d’azione. Già alla metà del 2017 si profilava l’impossibilità di raggiungere del tutto tale obiettivo, pur tenendo conto della difficoltà di formulare una previsione date le forti oscillazioni del numero di donazioni. Peraltro è emerso chiaramente che le misure avviate con il piano d’azione hanno effetti positivi. Dal suo esordio, in Svizzera si sono registrati in media più donatori di organi rispetto agli anni precedenti e nel 2017 è stato raggiunto un nuovo massimo.
Più tempo per consentire alle misure di essere efficaci
Oggi gli ospedali sono più attrezzati per le donazioni di organi rispetto a cinque anni fa. Sono organizzati meglio e impiegano personale più specializzato e con una formazione migliore, a dimostrazione che gli attori coinvolti attuano in modo mirato le misure definite congiuntamente nel piano d’azione. Oggi il costo del lavoro che il personale degli ospedali svolge per le donazioni di organi deve essere coperto con un finanziamento vincolato allo scopo. Inoltre agli specialisti del settore viene offerta una formazione uniforme; il 70% di questi specialisti ha già beneficiato dell’offerta, ottenendo la rispettiva certificazione. Sono state introdotte altre misure, che però richiedono ancora tempo prima di sortire i loro effetti. Pertanto Confederazione e Cantoni hanno deciso nel maggio del 2018 di prorogare il piano d’azione fino alla fine del 2021. Questo tempo in più consente inoltre di apportare modifiche ad alcuni punti. Entro la fine di ottobre 2018 il pacchetto di misure sarà rielaborato e rappresentato in un nuovo modello d’efficacia.
Ufsp