Sulla scia del successo planetario del blockbuster hollywoodiano Avatar di Peter Jackson, la moda giapponese gioca la carta del 3D trasmettendo una sfilata in tre dimensioni in alcuni cinema nipponici che supportano la nuova tecnologia.
Lo speciale evento, organizzato dalla rivista di moda Non-no in collaborazione con il colosso dell’elettronica Panasonic, si è tenuto lo scorso 14 marzo a Tokyo ed è stato trasmesso in tre dimensioni dal canale satellitare della tv privata Tbs in tre cinema attrezzati, nelle città di Nagoya, Hyogo e nella stessa capitale nipponica.
Alla base dell’idea, che cavalca il momento d’oro della nuova tecnologia destinata presto ad invadere il mercato casalingo dell’intrattenimento, la possibilità di offrire un posto ‘virtuale’ in prima fila – spiegano i promotori – ai numerosi appassionati di moda che non possono assistere di persona alle sfilate.
Secondo i responsabili della rivista Non-no, sono pervenute dai lettori circa 20.000 richieste per i poco più di 2.000 posti disponibili nei cinema.
L’evento, intitolato Haru-kore (‘collezione primavera’), vedrà la partecipazione di note modelle e personaggi dello spettacolo del Sol Levante. “In 3D, è probabile che si possano vedere meglio le pieghe di una gonna o un corsetto”, dice Yoshiharu Koshizaki, caporedattore di Non-no. I giapponesi però non sembrano essere stati i primi ad avere l’idea della sfilata in 3D.
Il mondo dell’alta moda sembra essere già da tempo interessato alle nuove tecnologie per raggiungere un pubblico sempre più ampio.
Ormai da anni in rete con i propri siti internet da cui presentano le nuove collezioni e vendono le proprie creazioni, le grandi case di moda ora guardano con interesse alle nuove tecnologie e in particolare, dopo Avatar, alla tridimensionalità.
Burberry aveva iniziato il suo percorso nel mondo del virtuale cominciando dai social network per mostrare un’immagine più giovane e moderna. Il noto brand inglese Burberry ha presentato la collezione autunno-inverno 2010 2011 a Londra, presso il the Chelsea college of Art, il 23 febbraio scorso con una grande novità: la diretta mondiale dell’evento, trasmesso in diretta grazie a una partnership con SKY, ha permesso l’utilizzo della tecnologia 3D, ed è stata trasmessa in contemporanea in cinque location sparse per il mondo: negli Skylight studios di New York, da Colette a Parigi, al The Address di Dubai, a Tokyo e in un evento presentato a Los Angeles da Tina Brown, direttrice di “The Daily Beast.
Buyer e giornalisti che hanno avuto la fortuna di poter assistere alla diretta streaming della sfilata sono stati muniti degli speciali occhialini per la visione tridimensionale e hanno assistito ad uno spettacolo davvero unico. L’evento è stato visibile anche tramite il sito live.burberry.com.
Inoltre, dalla pagina web Art of the trench, i fanatici del marchio britannico hanno potuto condividere usando Facebook le foto che li ritraevano mentre indossavano un impermeabile Burberry.
Questo il commento di Christopher Bailey, Chief Creative Officer del marchio di moda Burberry, prima dell’evento: “Siamo entusiasti di annunciare che stiamo per presentare la prima sfilata di moda veramente globale mai realizzata. Infatti, trasmetteremo il nostro show in diretta streaming usando la tecnologia 3D in contemporanea a New York, Parigi, Dubai, Tokyo e Los Angeles. Questo evento senza precedenti darà la possibilità alle persone in tutto il mondo di sentire l’energia e vivere l’atmosfera di questo evento. La tecnologia 3D trasporterà il nostro pubblico globale all’interno della sfilata di Londra, consentendogli di vedere i colori e i tessuti, di ascoltare la musica e di far parte di quel momento in cui finalmente tutto si trasforma in un’esperienza unica”.
Se anche un’azienda tradizionale come Burbery si è convertita al web, allora, da adesso in poi, tutto è possibile.