Nella mia controinformazione, evito di ripetere a pappagallo tutto quello che il mainstream narra, e confuto ciò che i giornaloni, i vari tg e talk show raccontano. Come per il covid racconto l’altra versione, in modo da proporre altri elementi per ragionare e confrontare con le varie fonti, dei social network e i media nazionali. Insieme a questi tre elementi, ognuno estrae poi la propria di verità. Mancando il quarto elemento, cioè la parte nascosta che spesso è il cattivo di turno, bisogna per onestà intellettuale cercarla e ascoltarla, per potere farsene un’idea. Indipendentemente dagli attori in scena, sia il covid o la guerra, la politica e la finanza, a me interessano i fatti. Se vengono fatte delle dichiarazioni, io verifico per quanto mi sia possibile, la loro veridicità, se ci sono dubbi o costruzioni propagandistiche e manipolatorie. Sono ignorante in molte delle materie di cui scrivo, ma ho la capacità “socratica” di riconoscere, se qualcuno o un ente mente, o mira ad ‘altri interessi mentre dice o agisce in un certo modo. Non faccio che questo, unire i puntini e creare la mia narrazione. Poi chi la pensa diversamente, è libero con un click di cambiare tema. Detto dei perché dei miei interventi, vi propongo il tema sull’operato del governo dei “Migliori” a guida del professore e onorevole Mario Draghi.
Dopo quattro tentativi di far fuori politicamente Conte, di cui tre falliti e l’ultimo riuscito dall’esecutore Renzi, la stampa nazionale, i partiti inermi e il Presidente della Repubblica, per volere dell’UE, Mario Draghi, senza nessun consenso popolare e partito, è stato chiamato a governare l’Italia nel febbraio 2021. Consiglio vivamente il libro di Marco Travaglio “I segreti del conticidio”. Richiamandosi ad un documento del Group30 che parla di distruzione creatrice che descrive questo concetto, dal titolo “Reviving and Restructuring the Corporate Sector Post-Covid”, scritto alla fine del 2020 da 30 dei banchieri più importanti, tra i quali l’onorevole professore Mario Draghi. Parte centrale del documento, sono il taglio dei costi, che spesso sono teste, tagli al sociale, oppure sostenere aziende di più grandi dimensioni, lasciando morire le piccole imprese non più competitive. È un piano di politica economica che vorrei raccontare, come principale critica a questo governo. È grande lo stupore per tutte le forze politiche vassalle e complici di questo piano economico criminale, documentato e agendizzato da molti governi.
Draghi e la Distruzione Creativa
- Pandemia
A metà marzo 2022 Mario Draghi, presentando in conferenza stampa con il ministro Roberto Speranza il nuovo calendario delle riaperture, dall’addio al Green Pass a quello all’obbligo vaccinale, dichiara: “Noi siamo sempre percepiti all’estero come un popolo che manca di senso civico. Beh, non è vero. Gli italiani sono stati bravissimi in questa pandemia. Sono state raggiunte punte di vaccinazione tra le più alte d’Europa e di questo dobbiamo andare fieri. I provvedimenti di oggi prevedono un graduale superamento del Green Pass, che è stato un grande successo che ha permesso all’economia di riprendersi. Siamo stati in grado di mettere insieme la ripresa dell’economia e della socialità con la protezione. Grazie ai vaccini sono stati evitati quasi 80 mila morti nel 2021: anche questa è una lezione straordinaria”. Dati alla mano, l’Italia fatto registrare il peggior risultato nel contenimento della pandemia a livello europeo recuperando posizioni su posizioni, raggiungendo il secondo posto in classifica generale, dietro la Polonia, con 2,6 morti ogni mille abitanti. La narrazione ha propinato al popolo queste giustificazioni: 1) la popolazione italiana è la più anziana 2) non si possono confrontare paesi con caratteristiche diverse 3) è tutta colpa dei No vax 4) le infinite variabili incidono sul risultato e non possono essere escluse dal complesso calcolo dei risultati. Tutto falso: Il Giappone con una popolazione più anziana ha registrato 0,15 decessi ogni mille abitanti, il Brasile con un’età media più bassa ha raggiunto il peggior risultato al mondo. Infine, l’Ucraina ha vaccinato solo il 35% della propria popolazione raggiungendo un risultato leggermente migliore del nostro (2,41 decessi per 1000 abitanti). Calpestando nei seguenti casi la Costituzione, derogato alla maggior parte dei principi e sospeso i diritti fondamentali dell’uomo sanciti da tutte le Carte: principio di uguaglianza (vaccinati e non), principio di libertà personale, di circolazione, di riunione e associazione religiosa, di manifestazione del proprio pensiero, con la complicità del Presidente Mattarella e tutti i media. Diritto al lavoro, diritto all’istruzione, diritto alla scelta della cura, alla vita (con l’obbligo vaccinale), diritto al trattamento sanitario (sospeso per i non vaccinati in diversi episodi di pronto soccorso e più volte proposto in sede legislativa). Diritto di proprietà, negando l’accesso a chi è privo di super green pass nelle strutture ricettive con diritto di proprietà suddiviso. Ha confermato la task force per il controllo dell’informazione, censurando ogni forma di dissidio, oltre a finanziare tutte le emittenti radiofoniche che ripetevano varie volte giornalmente il mantra pandemico. La lista sarebbe lunga.
- Democrazia
Il Guardian, unendosi agli elogi recenti riservati da altre testate liberal britanniche al presidente del Consiglio Mario Draghi sottolinea in un editoriale che: “ha presieduto con autorità” un governo “di unità” nazionale e sotto la sua guida, Il recovery plan dal Covid di Roma è stato entusiasticamente finanziato dalla Commissione Europea”. Tuttavia, sostenendo come “la democrazia debba essere presto o tardi ripristinata dopo la transizione affidata a un primo ministro tecnocrate”, non votato in una elezione, malgrado la consapevolezza del “periodo d’instabilità potrebbe seguirne”. Secondo me il governo Draghi è responsabile del più importante dissolvimento dell’apparato democratico mai registrato dal dopoguerra in poi. Il parlamento è stato privato della sua funzione legislativa mediante il costante ricorso a Decreti-legge e DPCM, poi convertiti in legge entro i tempi stabiliti mediante voto di fiducia. Il governo ha sbaragliato tutti i già preoccupanti precedenti, raggiungendo il numero record di quasi 40 voti di fiducia alla fine del 2021. I parlamentari ricevono comunicazioni intorno a cosa dovranno votare con brevi preavvisi, sufficienti per non farsi trovare al bar. Tra la costituzione ridotta a una macchietta, i parlamentari a passacarte e vidimatori, e il dibattito parlamentare sterilizzato, con il dibattito pubblico azzerato. Questioni enormemente importanti, come la disciplina delle concessioni di spiagge, taxi, servizi assicurativi, o la rimessa in discussione della natura pubblica dei servizi idrici, sono decise senza dibattito, come indiscutibili direttive dall’alto. Intanto è in agguato complice la guerra e le speculazioni finanziarie dei fornitori, la crisi energetica e dell’approvvigionamento del grano e dei fertilizzanti. Una miscela esplosiva su cui si innescherà la campagna elettorale per le politiche del 2023 e il dopo Draghi.
- Guerra Ucraina-Russia
Mario Draghi nella gestione del conflitto ucraino dovendo fare i conti con la fragilità della sua maggioranza ed alcuni suoi errori strategici e ritardi, hanno reso la linea dell’Italia incerta e inaffidabile per i partner NATO e Washington. Di Maio ha utilizzato toni eccessivi arrivando a definire il presidente russo Putin «atroce». Salvini, in forma autonoma, ha scelto di tentare una diplomazia tutta sua, proponendo una marcia per la pace in Ucraina e organizzando poi in autonomia una «visita non tradizionale» in Polonia, dove non è stato accolto, ma contestato dai connazionali, e dal sindaco della città, Wojciech Bakun, che ha polemicamente mostrato una maglietta con il volto di Putin e a Salvini ha detto: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”. Senza dichiararne lo stato, il governo Draghi ci ha trascinato in guerra, inviando armi, uomini e mezzi a dispetto dell’articolo 11 della Costituzione. Ha usato la guerra per prolungare lo stato di emergenza sino al 31 dicembre 2022, sostituendo quello promulgato per il Covid durato ben 425 giorni, cioè oltre il periodo massimo previsto dalla Costituzione. Il pretesto è di consentire l’accoglienza dei profughi ucraini, e autorizzare l’invio di mezzi militari, in adesione alle richieste degli Usa, pardon della Nato. Senza consultazione popolare, preferendo “bombardarlo” con una delirante propaganda guerrafondaia, diffondendo odio nei confronti dell’intero popolo russo. Dopo due anni di pratica di campagna mediatica, ha instillato negli italiani prima la “no-vax fobia” e ora la “russo fobia” sul modello di propaganda fascista. Su richiesta di Washington, ha introdotto il sequestro di beni ai cittadini russi. Questo precedente potrebbe essere applicato a chiunque la pensi in modo diverso dai nostri di oligarchi, pardon filantropi o maggiordomi dell’élite finanziaria. Condizionatori spenti o guerra, la domanda infame di Draghi. Un dogma cui il popolo ignorante deve supinamente sottomettersi o rassegnarsi.
- Giustizia
Draghi vara la riforma della Giustizia: neanche Berlusconi avrebbe osato tanto! Invece di modificare le procedure, dotare di strumenti e fondi i tribunali, decentrare gli stessi, semplicemente, Il Ministro Cartabia ha tagliato i tempi dei processi introducendo in sostanza una nuova forma di prescrizione.
Verrà attribuita al Parlamento la delega alla definizione delle linee guida in base alle quali le procure dovranno impostare le priorità dei reati da perseguire. Altro schiaffo alla Costituzione, all’indipendenza della Magistratura, all’obbligatorietà dell’azione penale. Invece di depenalizzare i reati connessi alla cannabis, svuotando così le patrie galere, verrà liberalizzata la corruzione. I più fortunati si faranno le canne con i “fondi pubblici”. In materia di giustizia, Draghi non sfigura assolutamente nei confronti dei suoi predecessori (Bossi, Fini, Minniti e Salvini) nel vessare le vittime delle proprie politiche sull’immigrazione, rinnovando gli accordi con la Libia, aumentando di mezzo milione di euro il nostro finanziamento ai torturatori delle carceri e trafficanti di migranti nelle acque del Mediterraneo. Secondo l’ormai carta igienica chiamata Costituzione, all’articolo 10 «Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge» è clamorosamente calpestato dagli stessi, che sulla stessa hanno giurato. Da bancario consumato, incline agli interessi aziendali, durante il suo viaggio “d’affari” a Tripoli, Draghi dichiara: «Sul piano dell’immigrazione noi esprimiamo soddisfazione per quello che la Libia fa nei salvataggi e nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia…». Ma l’ipocrisia giunge al suo culmine con il trattamento riservato ai profughi ucraini, accolti con tutti gli onori come è giusto che sia. Alla faccia delle severissime restrizioni riservate ai cittadini italiani, i profughi ucraini, con il più basso tasso di vaccinazione in Europa (appena il 35%), vengono dispensati dall’osservanza delle normative fasciste in materia di green pass, andando a creare una doppia discriminazione. La prima nei confronti dei profughi di serie B, quelli siriani, yemeniti, africani, bloccati in Bielorussia da mesi, torturati in Libia o affogati nel Mediterraneo. La seconda nei confronti degli italiani che hanno scelto di non vaccinarsi. Altro fattaccio passato sotto silenzio è la discriminazione di sostanza, in merito all’ordine pubblico in seguito all’assalto della sede CGIL di Roma. Al cittadino viene limitato fortemente il diritto a manifestare, ma non vengono sciolte le formazioni fasciste che, scortate dalla polizia, hanno guidato l’assalto. Di contro gli studenti che manifestavano per la morte del loro compagno Lorenzo durante il tirocinio di formazione professionale, vengono presi a manganellate ripetutamente. Riassumendo un vero Far West, in cui vale la legge del più forte, o dei poteri forti.
- Economia
Da accanito sostenitore thatcheriano (There is no alternative), fondato su privatizzazioni e deregulation, in ambito economico, il governo ha raggiunto il suo apice riuscendo in soli 400 giorni a fare più danni dei suoi predecessori. Gli interventi tutti in linea con il pensiero ultraliberista e con il fallimentare modello “trickle down”. Eccovi le bravate seguendo la teoria del “gocciolamento dall’alto verso il basso”, che indica un’idea di sviluppo economico, in voga soprattutto negli Stati Uniti, che si basa sull’assunto secondo il quale i benefici economici elargiti a vantaggio dei ceti abbienti (alleggerimento dell’imposizione fiscale) dovrebbero favorire, e ipso facto, l’intera società, comprese il ceto medio e le fasce di popolazione marginali e disagiate. Ma è davvero così? Vediamo:
La riforma fiscale annunciata già nel febbraio del 2021 come provvedimento a tutela della progressione risulterà all’opposto un vantaggio per la classe abbiente a tal punto da far indignare due sindacati servili come la CGIL e la UIL. La gestione del PNRR, un piano nato per contenere i danni di un disastro sanitario stanzia 25,13 miliardi per le Grandi Opere, di cui non c’è traccia dell’unica utile, la messa in sicurezza del territorio, e solo 15,63 per la salute! In questo decreto “semplificazioni” che costruisce la governance del PNRR, si costruiscono procedure speciali, commissariamenti, silenzi-assensi per aggirare istituzioni e regole in nome di urgenze eccezionali e interessi strategici. Viene creata una soprintendenza speciale incardinata a Roma cui demandare tutti i progetti del PNRR che riguardano più di una soprintendenza, avvalendosi di “esperti” esterni (lautamente pagati). Non poteva mancare tra le grandi la costruzione il Ponte di Messina! Rigettata la proposta di costituire un fondo per i giovani finanziato dall’aumento della tassa di successione sui patrimoni sopra il milione di euro. Secondo i dati INPS, un terzo dei nuovi contratti di lavoro del primo semestre 2021 sono precari. La sospensione del Decreto Dignità apre la porta a un allungamento della precarietà, oltre alla rimozione del blocco dei licenziamenti con le ovvie conseguenze. Dura lotta contro il Reddito di cittadinanza. Grazie alla precarietà per compiacere le grandi aziende, viene approvato il “decreto anti delocalizzazione”, che è di fatto una proceduralizzazione dei licenziamenti, attraverso la quale una qualunque multinazionale può trasferire le attività produttive fuori dal nostro Paese solo pagando cifre irrisorie. Del resto, è solo “capitale umano” ripete come un mantra Mario Draghi. Nell’estate del 2021 si è conclusa a 3 anni dal crollo del ponte Morandi, l’affare Autostrade con una modica liquidazione di 9,3 miliardi. Alla famiglia Benetton ovviamente va la quota più grande essendo il maggior azionista di Atlantia. Le famiglie delle vittime, che con le loro tasse hanno contribuito a sostenere i privilegi degli azionisti, sentitamente ringraziano. Il governo non è responsabile della vicenda, ma può esserlo per la cifra pattuita, per le modalità della chiusura della trattativa e per l’assoluto riserbo con cui è stata conclusa l’operazione. Il Governo Draghi vara il disegno di legge sulla concorrenza e il mercato prevede che il Comune che non intenda privatizzare i servizi pubblici essenziali dovrà fornire «una motivazione anticipata» e qualificata che dia conto delle ragioni che giustificano il mancato ricorso al mercato. L’illuso che ancora crede nel pubblico dovrà giustificarsi, difendersi, e quasi sempre vedersi costretto alla rinuncia. Così di fatto si incita palesemente alla privatizzazione del servizio di approvvigionamento idrico per esempio.
- Transizione ecologica e piano energetico
Cingolani, ministro della transizione ecologica spiega agli studenti: «Il nucleare è il futuro. Le nuove centrali saranno la soluzione a tutti i problemi». Tra il silenzio del governo in merito all’inserimento di gas e nucleare nella “tassonomia” dell’energia green, tanto cara della Commissione Europea. Ma non era stato deciso tramite due referendum di denuclearizzazione il Paese (15 anni per diventare operativi, costi stellari, rischi incalcolabili, inquinamento da scorie eterno)? Altra idiozia, in Sardegna, nell’isola del sole e del vento, invece di avviare un intenso impiego di pannelli solari e pale eoliche si sostiene il “progetto della Snam”. Con la guerra in Ucraina tornano i progetti dei gasdotti e gli ambientalisti protestano, dato che per queste opere ci vorrebbero anni e legano l’Italia ancora di più alle fonti fossili. Con questo progetto l’idea di transizione ecologica che ha in mente Draghi, e soprattutto il piano economico per distruggere le piccole attività turistiche in nome dell’interesse della lobby estrattivista mondiale è palese. Nessun investimento nelle rinnovabili, e data l’emergenza energetica, sette centrali a carbone pronte a ripartire. Eccovi l’Agenda 2030, dell’indipendenza energetica! E le rinnovabili, unica soluzione percorribile per un “Next Generation EU” che assicuri realmente un futuro vivibile alle generazioni future, continuano ad essere condannate al ruolo di cenerentole dell’energia. Il motivo? Nonostante tutti gli espedienti sino ad ora adottati per centralizzare il controllo della produzione, il solare e l’eolico promuovono l’indipendenza dei piccoli produttori a discapito delle corporation dell’energia. Il modello economico liberista, fondato sulla concentrazione sempre più consistente dei capitali e del relativo potere politico, non lo promuove.
La Distruzione Creativa e l’evidenza di questi errori, ha avviato il perverso meccanismo di occultazione radicalizzando l’incapacità ad ammettere i propri errori pena la totale perdita di credibilità. Più evidenti diventavano gli errori più violenta diventa la propaganda tesa a imporre il pensiero unico. Se una persona è ignorante, non abbastanza acculturata, aggressiva, nello spietato darwinismo sociale odierno è destinata a soccombere. Segue…
Mario Pluchino
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