La Nazionale italiana centra l’obiettivo delle due vittorie e si regala la vetta del girone, diventato più complicato con la sconfitta della Croazia in Norvegia
Le due vittorie interne sono state fondamentali per la qualificazione agli Europei 2016 in Francia. Quel che conta è il risultato certo, ma il gioco non si è visto e ha prodotto, contro avversari deboli, la miseria di due gol: uno fasullo a Firenze contro Malta e uno su rigore a Palermo contro la Bulgaria. Tra le due gare quella di Palermo ha dato migliori indicazioni tecniche e tattiche, ma bisogna essere cauti nel ritenere rinata la Nazionale, che stenta a imboccare la via del cambio generazionale e a trovare gli eredi di Totti o Pirlo. Non si deve dimenticare che a Palermo Buffon è stato fondamentale a difendere l’1-0. Rispetto al brutto Mondiale di un anno fa il volto della nazionale non è cambiato molto e restano molti dubbi sul modulo e sugli interpreti.
In confronto alla gara noiosissima e negativa contro Malta, nella quale l’Italia ha strappato la vittoria con un gol irregolare di Pellè, quella di Palermo ha fatto vedere alcuni passi avanti. Il c.t. Conte sembra orientato al 4-3-3. Il tridente dovrebbe risolvere le penurie di un attacco che stenta (terribilmente) a segnare: 11 reti in 8 gare sono poca cosa, se all’Europeo si vuol arrivare lontano. Pellè ha convinto come punta e duttilità tattica. L’Italia ha comunque due attaccanti di talento persi per strada, che Conte, se sarà convinto dalle loro prestazioni, potrebbe richiamare nel giro azzurro: Rossi e Balotelli. Sulle fasce la garanzia sono Candreva sulla destra e El Shaarawy sulla sinistra, che è stato molto attivo cercando la via del gol. Entrambi hanno dato più imprevedibilità alla manovra e sono tornati anche in copertura a formare un centrocampo a cinque.
Il problema del trequartista o regista Conte pare averlo risolto con Verratti. Contro la Bulgaria, e senza Pirlo al suo fianco, ha giocato meglio, assumendosi le sue responsabilità, cercando di lanciare le punte. Ci sono certo margini di miglioramento e Conte farà bene a consegnarli da adesso le chiavi del centrocampo. Da risolvere la questione dei centrocampisti davanti alla difesa. De Rossi (suo il gol su rigore) è apparso la giusta soluzione sia in fase difensiva sia di impostazione, ma poi è ricascato nel suo atteggiamento da impulsivo incorreggibile e si è fatto espellere. Bravo il laziale Parolo, tuttofare che una squadra deve sempre avere. Bertolacci e Soriano le alternative. La difesa di Palermo ha convinto con Darmian sulla fascia destra con una buona intesa con Candreva, mentre sulla sinistra De Sciglio ha partecipato attivamente alla fase offensiva e il giovane milanista appare sulla giusta via per diventare titolare. Inamovibili Buffon (150 presenze) e Bonucci, per l’altro posto di centrale, Chiellini è salito nelle gerarchie nei confronti di Barzagli.
Euro 2016 è a un passo e l’Italia di Conte affronterà le ultime due gare con un minimo vantaggio nei confronti di Norvegia e Croazia. Basteranno una vittoria a Baku o due pareggi per qualificarsi e la Nazionale non dovrà sbagliare nulla. Poi Conte avrà tutto il tempo necessario di risolvere i problemi e costruire una squadra solida e competitiva, augurandosi che il campionato gli riservi alcuni giocatori sui cui puntare. Il compito sarà arduo.
Qualificazioni Europei 2016, Girone H, Classifica
Italia 18; Norvegia 16; Croazia 15; Bulgaria 8; Azerbaigian 6; Malta 2