Questo ottobre che sembrava non arrivare è ormai inoltrato: ce lo suggeriscono i colori delle foglie sugli alberi, il fatto che siamo nel pieno delle Herbstferien, il freddo che si fa pungente e sempre più imprevedibile e anche l’impennata dei casi Covid, come ampiamente previsto prima della stagione estiva.
Finalmente ci azzeccano con le previsioni! Chi può negarlo che non si dicesse da tempo che in autunno avremmo assistito ad una nuova ondata dei contagi? Ed eccoci oggi, in pieno autunno, a fare i conti con questa famosa ‘seconda ondata’ che sembra però sembra essere più clemente con Italia, Germania e anche la Svizzera. Siamo circondati? Eh, purtroppo pare di sì, in Europa soffrono maggiormente la Spagna e la Francia, dove stanno vivendo in maniera preoccupante la famigerata seconda ondata. Ma non bisogna adagiarsi sugli allori, anzi, soprattutto affinché gli sforzi fatti fino ad oggi non siano resi vani, bisogna continuare con le norme di igiene, mascherina e igienizzante oltre che il mantenimento della distanza di sicurezza. Inoltre, purtroppo, se andiamo a guardare bene, dove la situazione sembra essere meno grave, le curve di contagi non sono per nulla ferme, anche se più lentamente, continuano a salire. Per questo motivo oggi stesso in Italia, partirà il nuovo DPCM con gli interventi anti-covid:
- Divieto assembramento fuori dai locali dopo le 21
- Chiusura bar e ristoranti dopo mezza notte
- Feste e banchetti nei locali di massimo 30 persone
- Sconsigliate feste e riunioni in casa
- Stop agli sport di contatto amatoriali (per es. calcetto)
- Rafforzamento smart working
Quello che però risulta dalla riunione del ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Comitato tecnico scientifico nella sede della Protezione civile, è che scende a 10 giorni la quarantena e per i positivi sarà necessario un solo tampone in uscita, ma soprattutto che non si prospetta un nuovo lockdown in Italia, almeno per adesso.
La Svizzera, dal canto suo, che ha sempre osservato bene i vicini, ha aumentato la lista delle regioni “nere” italiane. Se fino a qualche giorno fa figurava nella lista solo la Liguria, a partire da oggi si aggiungono Campania, Sardegna e Veneto. Chi dalla giornata di oggi, arriverà da queste regioni in Svizzera, ha l’obbligo di quarantena di 10 giorni. Nel frattempo pare che le autorità elvetiche stiano esaminando lo svolgimento delle attività da parte dei gestori di infrastrutture critiche e di aziende di rilevanza sistemica in caso di chiusure e restrizioni a livello locale o regionale. Inoltre, nelle prossime settimane la Confederazione, attualmente impegnata con i Cantoni e la task force scientifica, presenterà una strategia invernale volta a prevenire la diffusione del coronavirus, come annunciato all’agenzia Keystone-ATS un portavoce dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Nel frattempo godiamo del nuovo, ma sempre suggestivo quadro che l’autunno ci offre: cadono le foglie ingiallite e aumentano i casi di Covid!