Al Consiglio Nazionale il PBD e i Verdi liberali hanno ottenuto i risultati più indicativi delle elezioni federali 2011. Perdite per il PLR, il PPD e l’UDC. Anche al Consiglio degli Stati non si sono registrati spostamenti notevoli e l’UDC ha mancato l’obiettivo che si era prefisso. La partecipazione al voto è stata del 48%
Consiglio Nazionale – Gli elettori hanno portato forze fresche a Palazzo federale. Il risultato di queste elezioni federali al Consiglio Nazionale si può assumere così: avanza il nuovo entro, perdono seggi i pesi massimi della politica UDC, PLR, PPD e soprattutto si registra la disfatta per i Verdi. Comunque non si sono avute rilevanti variazioni nelle proporzioni tra le forze parlamentari. Grazie ai seggi conquistati dalle nuove forze politiche Verdi liberali e Partito Borghese Democratico (PBD) si è rafforzato il centro. I Verdi liberali hanno conquistano 12 seggi supplementari, +3 rispetto al 2007 con il 5,2% dei consensi. Il PBD ha conquistato con il 5,2% 9 mandati, risultato tutt’altro che disprezzabile per un partito che solo 4 anni fa non esisteva. L’Unione democratica di Centro (UDC) lascia sul terreno 7 seggi, dovendo digerire la scissione del PBD, e diminuisce anche a livello percentuale (25,3%), mancando chiaramente l’obiettivo dichiarato del 30% dei consensi. Rimane comunque con 54 seggi la prima forza politica. A sinistra il Partito socialista (PS) ha ottenuto un risultato molto positivo. Con 3 seggi in più il partito ottiene 46 mandati e con il 17,6% rimane il secondo partito. Il PS ha approfittato delle liste congiunte.Meno grave rispetto ai pronostici dei sondaggi le perdite del Partito liberale radicale (PLR) e del Partito popolare democratico (PPD). Il PLR con il 14,7% ha ottenuto 30 seggi perdendone 5 rispetto al 2007. Così ha tenuto a distanza il PPD che ha avuto il consenso del 13%, che equivale a 28 seggi, perdendone 3. Anche il PPD ha mancato chiaramente l’obiettivo del 17%. Chi si trova ad aver a che fare con una disfatta sono i Verdi, la cui deputazione è ridotta di un quarto (15 seggi riconquistati). Il consenso elettorale cala all’8% che si riflette sulla perdita di 7 seggi. Tra le formazioni minori 3 seggi sono ripartiti a sinistra tra Partito evangelista (PEV) 2 (0) e Partito cristiano sociale (PCS) 1 (0). Altri 3 a destra per la Lega dei Ticinesi 2 seggi (+1) e la nuova rappresentanza in Parlamento con 1 seggio: il Movimento cittadino ginevrino (MCR). Sono scomparsi con la perdita dei loro seggi Sinistra e l’Unione Democratica federale nel Canton Berna.Consiglio degli Stati – Alla Camera dei Cantoni sono stati eletti al primo turno 27 Consiglieri. Il PS ha 8 seggi, 1 è andato ai Verdi, 7 al PLR e PPD e l’UDC è ferma a 4. Senza effetto è rimasto dunque l’annunciato attacco dell’UDC alla Camera dei Cantoni. La sorpresa più grande alle elezioni della Camera dei Cantoni si è registrata nel Canton Argovia: Pascale Bruderer (PS) ha conquistato dopo 60 anni il seggio al Consiglio degli Stati per i socialisti. La candidata PS ha battuto l’uscente Christine Egerszegi (PLR), mentre il candidato UDC Ulrich Giezendanner è rimasto distaccato dalle due candidate. L’UDC rischia così anche di perdere il seggio mantenuto da Maximilian Reimann. Anche in altri Cantoni i pezzi da novanta dell’UDC non hanno sfondato. Nessuna possibilità nel Canton Basilea per il candidato Caspar Baader (UDC) che è stato chiaramente sconfitto dal candidato Consigliere uscente Claude Janiak (PS) rieletto al primo turno. Nel Canton Zurigo, lo stratega del partito Christoph Blocher è distaccato dietro i Consiglieri uscenti Verena Diener (Verdi liberali) e Felix Gutzwiller (PLR). Comunque nessuno dei tre ha raggiunto la maggioranza assoluta che rimanda tutto al ballottaggio. Altri candidati UDC hanno ancora la possibilità di essere eletti ai ballottaggi: Toni Brunner (San Gallo) e Oskar Freysinger (Vallese). Nel Canton Friburgo nessuna difficoltà per i due consiglieri agli Stati friburghesi uscenti Urs Schwaller (PPD) e Alain Berset (PS) che superano la maggioranza assoluta necessaria per essere eletti e sono riconfermati al primo turno. Nettamente distanziato lo sfidante UDC Jean-François Rime, come pure Ruedi Vonlanthen del PLR. Schwaller e Berset saranno al loro terzo mandato di “senatore”.
Gaetano Scopelliti