Dalla scorsa settimana sono disponibili i test antigenici autodiagnostici, ovvero i test del coronavirus da fare a casa, che si possono ritirare gratuitamente presso le farmacie, ecco le risposte ad alcune delle domande più frequenti
Dove ricevo il test e chi lo paga?
Ogni cittadino può ritirare 5 test gratuitamente nel corso di 30 giorni, il governo si incarica delle spese per i test autodiagnostici. È necessario portare con sé in farmacie autorizzate la carta della cassa malattia, la farmacia stessa farà direttamente i conti con la cassa malattia, non sarà quindi applicata né la franchigia né l’aliquota percentuale.
Posso ritirare il kit anche per altre persone, come ad esempio per famigliari?
Sì, se si è in possesso della carta della cassa malattia.
Come funziona il test?
Con il test autodiagnostico è possibile effettuare autonomamente il test del coronavirus, prelevando il campione mediante tampone nasale e leggendo il risultato nell’arco di 15-20 minuti. Nel seguente video viene spiegato come funziona il test.
In quale caso è consigliato fare il test autodiagnostico?
Per persone senza sintomi di coronavirus, senza il contatto con una persona risultata positiva, che vuole fare il test autodiagnostico a casa.
L’Ufficio federale della sanità pubblica spiega che questi test sono utili prima di un incontro programmato, come una grigliata all’aperto o un allenamento di una squadra sportiva giovanile. L’UFSP sottolinea però che “i test autodiagnostici forniscono un risultato meno attendibile dei test PCR o di quelli antigenici rapidi. È quindi possibile che siate infetti dal coronavirus e che lo trasmettiate malgrado un risultato negativo. Pertanto i test autodiagnostici non sostituiscono le regole di igiene e di comportamento né i piani di protezione esistenti. Ciò significa che il risultato negativo del test non vi dispensa dal tenervi a distanza, portare la mascherina e lavarvi le mani”.
In quale caso non è consigliato fare il test autodiagnostico?L’Ufficio federale della sanità pubblica raccomanda di non eseguire il test autodiagnostico, ma farsi testare da uno specialista nel caso di:
- Sintomi del coronavirus
- Dopo il contatto con una persona risultata positiva al test
- In quarantena
- Se si desidera incontrare una persona particolarmente a rischio
- All’entrata in Svizzera, dove serve il risultato negativo di un test
Cosa bisogna fare nel caso di un risultato positivo?
Il risultato dovrà essere confermato tramite un test PCR, questa conferma tramite il test PCR è gratuito. Fino alla conferma bisogna autoisolarsi.
Cosa bisogna fare nel caso di un risultato negativo?
Il risultato è valido solo nella giornata del test. Bisogna continuare a mantenere le regole di igiene, distanza e comportamento dell’UFSP.
Basta il test autodiagnostico negativo per entrare in Svizzera?
No, attualmente il test autodiagnostico non è ammesso per l’entrata in Svizzera. Se si entra in Svizzera viaggiando in autobus, treno, auto, battello o un altro mezzo si deve essere sempre in grado di presentare il risultato negativo del test PCR effettuato nelle ultime 72 ore. Viaggiando in aereo invece bisogna mostrare in due punti il test negativo, maggiori informazioni si trovano qui.
Con un risultato negativo del test autodiagnostico è possibile ridurre la quarantena?
No, è possibile abbreviare la quarantena solo in determinati casi.
Redazione La Pagina