Il Consiglio federale intende ammodernare il diritto successorio
Il Consiglio federale propone in particolare di ridurre le porzioni legittime dei discendenti per lasciare al
testatore una maggiore libertà di disporre del suo patrimonio ad esempio a beneficio del partner di fatto. Ciò semplifica anche il regolamento della successione delle imprese familiari. Una normativa per i casi di rigore mira inoltre a proteggere dalla povertà i partner di fatto superstiti. Il Consiglio federale ha approvato il pertinente messaggio all’attenzione del Parlamento nella sua seduta del 29 agosto.
Dalla sua entrata in vigore nel 1912, il vigente diritto successorio è stato riveduto soltanto in singoli punti. Per il Consiglio federale, la revisione di cui ha approvato il pertinente messaggio all’attenzione del Parlamento, mira in particolare ad adempiere il mandato parlamentare di rendere il diritto successorio più flessibile adeguandolo alle realtà sociali e alle forme familiari profondamente mutate. Al giorno d’oggi, un quarto delle famiglie con figli di età inferiore ai 25 anni non ha una forma familiare tradizionale. Molte persone vivono in famiglie ricomposte, in partenariati di fatto con figli comuni o in famiglie monoparentali. In Svizzera il diritto successorio ha una grande importanza economica e sociale. Circa due terzi della popolazione hanno già ereditato o attendono un’eredità. Complessivamente, il volume annuale delle eredità è superiore al risparmio annuo delle economie domestiche; secondo le stime, nel 2015 il volume delle eredità ha raggiunto circa 63 miliardi di franchi.
Maggiore libertà di disporre per il testatore
Attualmente i figli, il coniuge o il partner registrato e in alcuni casi anche i genitori hanno diritto a una quota minima della successione. Al centro della presente revisione vi è la riduzione di queste porzioni legittime attribuite per legge ai discendenti, nonché la soppressione di quella dei genitori. In questo modo il testatore può disporre più liberamente del suo patrimonio, ad esempio beneficando in misura maggiore il partner di fatto o i suoi figli. La riduzione delle porzioni legittime semplifica anche il regolamento della successione delle imprese familiari, la qual cosa dovrebbe avere effetti positivi sulla stabilità delle imprese e garantire posti di lavoro. In considerazione dei riscontri della consultazione, il Consiglio federale intende invece rinunciare a ridurre la porzione legittima del coniuge e del partner registrato.
Se una persona decede durante una procedura di divorzio o di scioglimento dell’unione domestica registrata, in linea di massima il superstite non deve avere diritto alla porzione legittima. Il Consiglio federale vuole così tenere conto della manifestata volontà di dissolvere l’unione ed eliminare gli incentivi a ritardare per motivi tattici la procedura di divorzio o di scioglimento dell’unione domestica registrata.
Proteggere dalla povertà il partner di fatto
Il Consiglio federale propone di proteggere con un cosiddetto credito di assistenza i partner di fatto che dopo la morte del partner si trovano in una situazione di bisogno finanziario. Questo nuovo strumento mira a proteggere meglio il partner di fatto dalla povertà e a impedire che debba fare ricorso all’aiuto sociale. Un tale credito di assistenza può ad esempio sorgere se durante la vita comune il partner ha rinunciato a un’attività lucrativa per provvedere all’economia domestica, accudire i figli o curare un membro della famiglia e non è stato sufficientemente beneficato dal testatore mediante testamento o contratto successorio. Il credito di assistenza è destinato a essere applicato soltanto in casi eccezionali quando è necessario per prevenire la povertà.