Il Tribunale di Basilea ha deciso: lo stupratore M.W. rimarrà in carcere a vita
M.W. è considerato uno dei maniaci sessuali più pericolosi in Svizzera. La scorsa settimana lo stupratore si è presentato al Tribunale per il ricorso alla sentenza di luglio 2013, quando cioè il Tribunale aveva deciso l’ergastolo per aver addormentato e poi violentato due donne nel settembre 2011 e nel febbraio del 2012. La sua richiesta però non è stata accettata, troppe volte l’imputato ha abusato della fiducia della giustizia.
Il caso di M.W., un 57enne edile bernese e padre di due figli, aveva attirato così tanta attenzione perché nell’arco degli anni tra 1978 e il 1992 aveva già violentato più di 20 donne dopo averle addormentate. L’Alta Corte di Lucerna lo aveva condannato a sette anni nel penitenziario nel 1999. Dopo questi sette anni però gli enti non hanno voluto liberare M.W. per la paura di una recidiva ed è stato portato in un istituto di custodia preventiva, M.W. però ha lottato per anni per un allentamento delle prevenzioni di sicurezza. Contro l’opinione del carcere e la commissione responsabile, il tribunale amministrativo lucernese ha allentato le prevenzioni e ad agosto 2011 M.W. avrebbe preso un appartamento a Basilea. Solo dopo poco tempo in libertà M.W. ha cominciato a contattare donne tramite internet e avrebbe incontrato diverse donne dal 2011 al 2012, violentandone due.
M.W. davanti al Tribunale ha dichiarato di non aver stordito le donne, ma che gli atti sessuali sarebbero stati svolti di comune accordo e che dal 1989 non avrebbe più commesso reati, il suo difensore ha così chiesto l’assoluzione. Durante il processo c’era da chiarire soprattutto un punto fondamentale: ci sono i presupposti per un ergastolo? All’inizio due psichiatri avevano condannato l’uomo come “cronicamente incurabile”. Data la decisione della Corte federale del novembre 2013, secondo la quale i delinquenti possono essere condannati all’ergastolo solo se veramente a vita non possono essere curati, la corte d’appello la scorsa settimana si vedeva confrontata con questa nuova legge. Uno degli psichiatri, secondo quanto riporta Tagesanzeiger, sulla domanda se M.W. fosse curabile ha risposto: “Non lo so. E non lo sa nessuno. Il comportamento non si può pronosticare fino alla fine di una vita. Sarebbe assurdo”.
Il Tribunale penale di Basilea nel 2013 aveva chiesto l’ergastolo giustificando la richiesta per recidiva molteplice, questa condanna ora è stata confermata.