La campionessa paralimpica Bebe Vio trasformata in fumetto e dopo in cartoon per raccontare le prodezze di una speciale eroina sportiva
Dopo essere stata protagonista di un brutto episodio di volenza a causa delle minacce a sfondo sessuale apparse su un social dedicate Bebe Vio, la campionessa di scherma torna a far parlare di se per una novità assolutamente migliore: apparirà in versione cartoon nella terza stagione che chiude il ciclo di ‘Spike team’, la serie animata sulla pallavolo basata su un’idea di Andrea Lucchetta.
Chiusa la pagina Facebook che invitava a usarle violenza sessuale e dimenticata la spregevole vicenda, l’atleta veneziana si è lasciata coinvolgere in un progetto senza dubbio più interessante, allegro e costruttivo. Come è stato annunciato al ‘Cartoons on the bay’, festival dell’animazione crossmediale e della tv dei ragazzi, Bebe Vio diventerà un cartoon per incontrare in più episodi le ragazze dello ‘Spike Team’ nella serie sulla pallavolo (ma in generale sui valori dello sport) nata da un’idea dell’ex azzurro di volley Andrea Lucchetta.Non è la prima volta in questa serie che ha già ospitato Giusy Versace, altra atleta paralimpica di primo piano.
”In questa serie c’è da sempre un’attenzione particolare anche allo sport paralimpico e stavolta si materializza attraverso la versione animata di Bebe Vio, che ci ha dato l’autorizzazione a farlo, e che poi aiuterà anche in sede di promozione a parlare del tema dell’integrazione degli atleti paralimpici all’interno dei vari sport”.
La storia, ha aggiunto ”stavolta sarà un po’ anche fantafiction, perché quando l’hanno ideata si pensava ci sarebbero state le Olimpiadi a Roma. Nel corso delle puntate ci sono in effetti i Giochi Olimpici in giro per varie città italiane”.
Sempre durante la giornata dedicata al mondo dei cartoon la Rai ha annunciato alcuni progetti previsti per il 2018 di grande interesse storico e umanitario: “La stella di Andra e Tati” (regia di Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli), che racconterà la storia delle sorelle Bucci, sopravvissute ad Auschwitz; e “La bicicletta di Bartali” (di Israel Cesari Moscati) che partendo dalle imprese del grande ciclista fiorentino racconterà di come riuscì a salvare centinaia di ebrei trasportando documenti falsi. I due progetti saranno realizzati in occasione degli ottant’anni delle leggi razziali contro gli ebrei.
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foto: Ansa
Una vergognosa pagina Facebook
Essendo una donna molto in vista, grintosa e caparbia fa paura a chi invece non può vantare la stessa forza e tenacia e non potendo sfogare in altro modo le proprie frustrazioni le riversano, in maniera vigliacca, contro le donne. In questo caso è stata proprio la campionessa paralimpica Bebe Vio ad essere presa di mira…ma attraverso i social, mica di persona… non avrebbero avuto scampo in quel caso! È apparsa così una pagina Facebook ricca di insulti e commenti a sfondo sessuali rivolti alla sportiva che solo dopo diverse segnalazioni è stata rimossa. Sulla pagina si invitavano gli utenti a usare violenza alla campionessa di scherma che si è detta amareggiata per l’accaduto “perché sono anni che do tutta me stessa e lotto per gli altri. Sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare”. Ma la storia non finisce qui. Gli autori della pagina, infatti, hanno ricevuto una denuncia da parte di Bebe Vio come racconta in un’intervista dicendo di aver “denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira, ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti”. Il Codacons ha chiesto alle Procure della Repubblica di Roma e Venezia, alla polizia postale e all’Autorità per le comunicazioni, di “utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare se i fatti esposti possano integrare fattispecie di illecito civile, amministrativo e penale, nella forma tentata e consumata, nonché individuare tutti i soggetti da ritenersi responsabili e di conseguenza adottare i dovuti ed eventuali provvedimenti sanzionatori”.