17 studenti della classe quinta del Liceo Vermigli hanno affrontato in questi giorni i tanto attesi e temuti Esami di Stato. Tre di loro, per la precisione, nell’indirizzo scientifico e 14 in quello linguistico, a cui si sono aggiunti altri due candidati privatisti. La tensione che serpeggia in questa circostanza, ogni anno, si è messa in moto già da alcuni mesi, all’avvicinarsi della data fatidica, anche se a dire il vero, gli studenti sembravano piuttosto rilassati, come sembrerebbe dalle foto scattate nel giorno delle prove scritte. Con qualche leggera modifica, le modalità dell’esame di quest’anno non sono troppo diverse da quelle degli ultimi anni, e prevedono, oltre l’ammissione, deliberata dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale, tre prove scritte e un colloquio pluridisciplinare. La prima prova, di italiano, comune per entrambi gli indirizzi, presenta 4 diverse tipologie: A) A) Analisi di un testo; B) redazione di un saggio breve (che a sua volta si può svolgere in 4 ambiti diversi: 1) artistico-letterario; 2) socio-economico; 3) storico-politico; 4) Tecnico – scientifico). La tipologia C è un tema di carattere storico, mentre invece la tipologia D è un tema di ordine generale.
SECONDA PROVA PRIMA PROVA
La seconda prova, per il Linguistico, presenta 3 tracce, in italiano, da svolgere in una lingua a scelta, tra Tedesco, Inglese o Francese; mentre per lo Scientifico si trattava della classica prova di Matematica.
TERZA PROVA
Infine la terza prova, quella più temuta, varia di anno in anno e viene approntata dalla Commissione d’esame, e pertanto è diversa da scuola a scuola. Il colloquio pluridispliplinare, invece, inizia per ogni candidato con l’esposizione di una tesina, di un percorso o di un argomento di approfondimento personale, e prosegue con la verifica sul programma delle materie dell’ultimo anno. Nel prossimo numero vedremo gli studenti all’opera durante i colloqui.