Nel 2017 in Svizzera sono stati impiegati 614 581 animali a scopo di sperimentazione, il che rappresenta un calo del 2,4 % rispetto all’anno precedente. Due terzi degli animali sono topi. Nessun
animale è stato utilizzato per testare cosmetici. Rispetto al 2008, anno in cui è entrata in vigore la nuova legge sulla protezione degli animali, il numero di animali utilizzati è diminuito di oltre 100 000 unità
Nel 2017 il numero di animali utilizzati a scopi di sperimentazione è diminuito di 15 192 unità rispetto al 2016. Il calo osservato nel 2017 conferma la tendenza degli ultimi dieci anni, anche se di anno in anno vi possono essere talvolta notevoli variazioni, principalmente dovute all’impiego di un numero maggiore di animali per un unico esperimento limitato nel tempo, come accaduto ad esempio nel 2010 e nel 2015. Nel 2017 il numero delle nuove autorizzazioni rilasciate per gli esperimenti sugli animali ha registrato un calo pari al 10,5 %.
Evoluzione dei tipi di esperimenti sugli animali
Dal 2008 si osserva un ribasso del 60 % del numero di topi utilizzati in alcuni tipi di esperimenti come i test tossicologici o di controllo di qualità. In effetti, conformemente al principio delle 3R (replace, reduce, refine), i test standard effettuati in passato sugli animali da laboratorio sono sempre più spesso sostituiti da metodi di test in vitro. Per esempio, i test relativi all’irritazione cutanea sono stati sostituiti da modelli di test basati sulla coltura cellulare.
Tuttavia, dal 2008 si osserva anche un aumento del 34 % in altri tipi di sperimentazione animale che utilizzano topi geneticamente modificati. Questo sviluppo scientifico riflette l’ampia portata della ricerca biomedica (Life Sciences): gli animali da laboratorio geneticamente modificati sono ad esempio di primaria importanza nella ricerca contro il cancro. Nessun animale è stato invece utilizzato per testare cosmetici.
Differenti livelli di gravità in funzione degli esperimenti
Nel 2017 il 72,6 % degli animali è stato utilizzato per gli esperimenti con un livello di gravità nullo o lieve. Circa il 24,6 % degli animali ha subito aggravi medi (livello 2) e il 2,8 % ha subito forti aggravi (livello 3). Gli aggravi subiti dagli animali da laboratorio sono classificati in quattro livelli di gravità da 0 a 3. Negli esperimenti con un livello di gravità 0, come quelli incentrati sull’alimentazione o sulla detenzione, agli animali non sono inflitte sofferenze. Gli esperimenti con un livello di gravità 3 comportano invece notevoli aggravi.
Negli ultimi dieci anni il numero di animali impiegati nell’ambito di esperimenti di livello di gravità 1 è diminuito, mentre un numero maggiore di animali è stato utilizzato nell’ambito di esperimenti di livello di gravità 2 e 3. Questa tendenza rispecchia la produzione più mirata di modelli animali destinati alla ricerca biomedica per mezzo di tecniche genetiche.
Legislazione e autorizzazioni di esperimenti sugli animali
La sperimentazione animale è disciplinata dalla legge federale sulla protezione degli animali (LPAn). Per gli interventi e le pratiche svolti su animali a scopo sperimentale i ricercatori devono inoltrare domanda alle autorità cantonali competenti, descrivendo e giustificando con precisione gli interventi previsti. In tale sede devono inoltre dimostrare che non esistono metodi alternativi e che gli aggravi arrecati agli animali saranno limitati al massimo. Infine, devono attestare, effettuando un’accurata ponderazione degli interessi, che i dolori, le sofferenze, i danni, gli stati d’ansia o altri aggravi inflitti agli animali sono giustificati da interessi preponderanti della società o dell’ambiente.
Queste domande sono valutate da una commissione cantonale per gli esperimenti sugli animali. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) esercita l’alta vigilanza e ha diritto di ricorso contro le autorizzazioni cantonali (art. 25 e 40 LPAn). I Cantoni devono notificare all’USAV tutte le domande di autorizzazione di sperimentazione animale.
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