Il primo ministro David Cameron presenterà una proposta in tre punti al Parlamento
L’Inghilterra o, meglio, il suo primo ministro, David Cameron, è deciso ad affrontare di petto la piaga dell’alcolismo. L’occasione gliel’ha fornita la realtà, ben triste, di ciò che succede nei locali, per le strade, nei bus, di sera e di notte, ma anche in altre ore della giornata, specie di venerdì e di sabato, riportata sui giornali con dovizia di particolari non troppo esaltanti, e la visita in un ospedale del Nord-Est del Paese. Le foto pubblicate sui giornali, evidentemente, non sono rare, ma ritraggono situazioni e abitudini arrivate ad un punto di gravità mai raggiunto prima. Procediamo con ordine. La visita in un ospedale del Nord-Est rientra nei compiti istituzionali e anche nella sensibilità del premier inglese, dunque non è direttamente collegata al problema dell’alcolismo. Ma le foto no, sono il segnale di un fenomeno diffuso e grave. La prima foto ritrae una scena fotografata davanti ad un pub, con al centro una ragazza minorenne sdraiata sulla strada, con una gamba che penzola dal marciapiede. Non è una ragazza povera, è solo una povera ragazza vestita (si fa per dire) di nero e in modo elegante, i capelli raccolti a coda, la testa appoggiata sul braccio destro, la bocca spalancata. Ubriaca fradicia, è crollata dopo essere uscita dal locale o magari è stata accompagnata fuori sorretta da qualcuno, per evitare che rimanesse per terra nel locale. Il giornale dice che era in stato di coma etilico. Dicevamo che il fatto che sulla stampa compaiano notizie e foto di questo genere vuol dire che il problema dell’alcolismo sta assumendo proporzioni e tinte drammatiche, con le ambulanze che si precipitano a soccorrere giovani ubriachi lasciati in balia di se stessi, come è il caso di quella povera ragazza fotografata a terra e che sarà soccorsa nel giro di poco tempo e che, per sua fortuna, se la caverà.
Dicevamo di un paio di foto: la seconda più che un’immagine è la descrizione della situazione che non ammette più tentennamenti. Bisogna agire subito, perché le cifre – e sono cifre ufficiali e documentate dall’Organizzazione mondiale della salute – sono inequivocabili. Scene di quelle che ritraggono la ragazza distesa per terra ubriaca sono circa seicento ogni sera. E‘ una media, quindi vuol dire magari un centinaio al giorno all’inizio e a metà settimana e otto-novecento o più il venerdì e il sabato, se non anche la domenica. Il quadro è presto delineato: ci sono circa duecentomila (duecentomila) ricoveri all’anno, che sono esattamente il doppio di dieci anni fa. Il costo, per il servizio sanitario nazionale inglese, è di circa 2 miliardi e 700 mila sterline (circa 3 miliardi e mezzo di euro), ma il conto arriva a 20 miliardi di sterline se si considerano le pulizie dei locali, gli straordinari del personale sanitario, gl’incidenti stradali (in Italia 8 miliardi di euro). Il premier Cameron ha dichiarato: ”E‘ uno scandalo quotidiano con cui ora faremo i conti. Bere responsabilmente deve diventare una realtà. Non uno slogan. E‘ inaccettabile un fenomeno del genere”. Prossimamente il premier presenterà al Parlamento una proposta articolata su tre punti. Il primo sono i i ”drunk tanks”, cioè le celle volanti, dove verranno rinchiusi gli ubriachi in attesa che smaltiscano la sbornia. Non ci sarà nessuna incriminazione, ma verranno tolti dalla strada, anche per impedire che facciano danni o li facciano fare agli altri. Il secondo punto sono i cosiddetti ”booze buses”, cioè gli autobus anti-sbornia, con infermieri a bordo che aiuteranno gli ubriachi che avranno smarrito la strada a ritrovare la via di casa. Il terzo punto riguarda l’aumento del prezzo minimo dell’alcol. Anche aumentandolo di 50 centesimi potranno essere raggiunti risultati notevoli, come un minor numero di giovani che si ubriacano e un minor numero di morti. Le associazioni dei produttori di vino non sono ovviamente d’accordo, pare che venga calpestata la norma del libero commercio, ma pazienza, non si può assistere passivamente a un esercito di ubriachi che vogliono affogare nell’alcol la loro infelicità. Si calcola – sono dati dell’OMS – che in Inghilterra i dipendenti dall’alcol siano 1,6 milioni (un milione in Italia). Anche l’attore Daniel Radeliffe (Harry Potter) ha deciso di dare una mano al premier. Lo ha fatto a suo modo, raccontando ciò che era accaduto a un suo amico che fu trovato da un poliziotto mentre cercava di sbullonare una panchina pubblica per spostarla. Il poliziotto gli chiese cosa stava facendo e lui lo guardò come se lo considerasse uno stupido a non capire il lavoro che stava eseguendo. Poi barcollò e cadde a terra privo di forze e di sensi. ”Lì, ha detto l’attore, ho capito che era davvero troppo”.